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La rivoluzione dei motori elettrici ABB: efficienza e digitale per il Net Zero

ABB punta a innovazione, efficienza e sostenibilità nei motori in bassa tensione. David Hawley racconta strategie, tecnologie e politiche europee che guidano la trasformazione industriale.

ABB e la rivoluzione dei motori elettrici: intervista a David Hawley

Intervista con David Hawley, ABB Global Head of Sales Low Voltage IEC Electric Motors

La transizione energetica e la digitalizzazione dei processi industriali stanno ridefinendo in profondità il ruolo dei motori elettrici, componenti che da soli incidono su circa il 45% dei consumi energetici globali. Migliorarne le prestazioni non significa soltanto aumentare l’efficienza delle singole linee produttive, ma contribuire in maniera concreta alla decarbonizzazione e alla competitività delle imprese.

In questo scenario i motori in bassa tensione giocano una parte fondamentale, perché rappresentano la spina dorsale di innumerevoli applicazioni in settori che spaziano dall’automazione al trasporto, dall’industria manifatturiera alle infrastrutture energetiche. L’innovazione tecnologica, l’integrazione digitale e l’allineamento alle politiche europee su efficienza ed emissioni sono diventati i principali driver di sviluppo.

Per approfondire queste tematiche, durante un media trip organizzato da ABB Motion presso lo stabilimento di Vaasa, in Finlandia, Rinnovabili ha incontrato David Hawley, Global Head of Sales for Low Voltage IEC Electric Motors. L’intervista ha toccato diversi aspetti chiave: dalle sfide tecnologiche alle nuove regolamentazioni europee, dalle strategie per garantire catene di fornitura resilienti alle prospettive per l’industria globale. Ne emerge una visione chiara: anticipare i futuri standard e trasformare efficienza, digitalizzazione ed economia circolare in un vantaggio competitivo globale.

Mr. Hawley, quali sono oggi, a suo avviso, le innovazioni più significative nei motori IEC a bassa tensione?

Le principali innovazioni su cui ci concentriamo in ABB mirano a ottenere prestazioni superiori dalle tecnologie tradizionali: motori a induzione, sincroni a riluttanza e a magneti permanenti. L’efficienza energetica è essenziale. Combinando diversi elementi costitutivi possiamo sviluppare nuovi modelli e soluzioni. In ABB portiamo avanti costantemente idee che generano valore per i clienti, pur basandoci su concetti fisici molto consolidati.

Le direttive europee spingono verso motori sempre più efficienti. Quali azioni concrete sta adottando ABB per anticipare gli standard?

Stiamo già superando gli standard obbligatori attuali. In Europa, ad esempio, offriamo IE4 nella fascia 70 200 kW, ma non intendiamo fermarci dove lo impone la normativa. Con i motori sincroni a riluttanza e la tecnologia a magneti permanenti raggiungiamo IE5, uno standard definito ma non ancora adottato. Stiamo inoltre esplorando l’IE6. È importante dimostrare al mercato che questi livelli sono raggiungibili e incoraggiare i governi ad accelerarne l’adozione, poiché la legislazione resta il principale motore di cambiamento.

Rimanendo in tema di norme comunitarie, il nuovo Regolamento Ecodesign UE, in aggiornamento tra 2025 e 2026, imporrà standard più severi. Come vi preparate a trasformarli in un vantaggio competitivo?

Siamo già pronti. Anticipiamo i futuri standard, progettiamo prodotti che superano quelli attuali e sviluppiamo tecnologie per quelli non ancora introdotti. Il nostro portafoglio è già predisposto: adattiamo semplicemente il lancio commerciale alle tempistiche legislative.

A suo avviso come incideranno iniziative come il Net Zero Industry Act e il Clean Industrial Deal sulle scelte strategiche e sugli stabilimenti di ABB?

ABB è uno dei pochi produttori di motori che mantiene ancora una forte impronta manifatturiera europea. Continueremo a investire nello stabilimento finlandese e nella sostenibilità qui in Europa. Detto questo, l’Europa deve garantire condizioni di concorrenza eque, perché tariffe o restrizioni potrebbero renderci meno competitivi rispetto ai produttori asiatici.

La resilienza delle catene di fornitura è un tema caldo. Come affrontate le sfide legate a rame e terre rare? State già sviluppando modelli di economia circolare per il riciclo dei materiali critici?

Catene di approvvigionamento robuste sono vitali. Covid e la guerra in Ucraina hanno interrotto le forniture di acciaio elettrico e rame. Abbiamo diversificato le fonti e rafforzato la gestione strategica, ma la domanda proveniente da turbine eoliche e auto elettriche aggiunge pressione. L’espansione della produzione di rame e acciaio è cruciale. L’integrità della supply chain è altrettanto importante: garantiamo sempre la conformità alle normative globali.
Gestiamo inoltre campagne di economia circolare tramite la nostra rete di assistenza: i motori sostituiti vengono ritirati, trattati in schemi certificati e i clienti ricevono certificati e crediti per l’acquisto di nuovi motori. Questo programma è già attivo in diversi Paesi europei ed è molto apprezzato.

Quali mercati trainano oggi la maggiore domanda di motori IEC a bassa tensione?

La Cina resta il mercato principale, sebbene molto competitivo. Anche l’India sta crescendo, pur tra sfide politiche e commerciali. In Europa il mercato è relativamente stabile con alcune opportunità locali, mentre l’Asia mostra sia crescita sia un progressivo spostamento della manifattura dal Vecchio Continente verso fornitori locali.

Parliamo dello stabilimento di Vaasa: quale ruolo riveste nell’organizzazione globale di ABB?

È fondamentale per produrre piccole serie di motori ad alta ingegnerizzazione, con specifiche elevate e certificazioni globali, per settori come oil e gas, marittimo, trasporti e nucleare. Richiedono competenze che non si possono automatizzare del tutto. Dove è possibile automatizziamo e investiamo in impianti ad alto volume in Cina e India, ma per motori speciali, come un frame 450 antideflagrante per uso su ponte scoperto, la sede è Vaasa. Investiamo attivamente sul territorio, supportando progetti e collaborando con la comunità. È parte integrante del nostro modo di operare.

Come assicura lo stabilimento di Vaasa flessibilità ed efficienza nella produzione?

Ogni motore ha circa 150 componenti e spediamo 300 motori al giorno. È un’operazione complessa. Investiamo in strumenti, tecniche e lean manufacturing. L’impianto evolve continuamente, diventando più flessibile, snello ed efficace. Tecnologia moderna, metodologie avanzate e personale qualificato mantengono il sito all’avanguardia.

Parliamo di nuove tecnologie: Come stanno evolvendo i vostri motori con sensori, IoT e manutenzione predittiva?

La divisione service parallela a motori e drive ci consente servizi post vendita che molti concorrenti non hanno. Stiamo integrando modelli di manutenzione predittiva basati su Smart Sensor, sempre più piccolo, preciso e integrato. Puntiamo a soluzioni senza batteria con energy harvesting. Oggi offriamo pacchetti completi con sensori, monitoraggio globale e collegamento a riparazioni, ricambi e accordi di servizio, per trasformare i dati in valore per il cliente.

Qual è l’impatto di digital twin e intelligenza artificiale sullo sviluppo dei motori e sulla gestione del ciclo di vita?

L’analisi agli elementi finiti è parte integrante della nostra R&D. L’AI è già inserita in selezione e raccomandazione dei prodotti e nelle attività consulenziali. Il principio fisico del motore è lo stesso, ma oggi è applicato in modo più raffinato ed efficace. La digitalizzazione attraversa sviluppo, produzione e servizio e dobbiamo restare al passo.

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About Author / Matteo Spagnolo

Matteo Spagnolo è un CEO con esperienza pluriennale nella guida di team e progetti ad alto impatto in cinque paesi: Italia, Germania, Spagna, Canada e Stati Uniti. Manager internazionale, determinato e orientato ai risultati, con una forte passione per le imprese guidate da uno scopo e capaci di generare valore per le persone e il pianeta. Ha ricoperto ruoli di leadership diretta nelle aree operations e sales, guidando processi complessi e team internazionali in contesti corporate e altamente competitivi. In Technogym ha gestito le attività operative e commerciali per la Business Unite principale del mercato nordamericano, con responsabilità su budget multimilionari e sulla riorganizzazione delle strategie go-to-market. Ha maturato inoltre esperienze significative in Hewlett Packard Enterprise e Oracle, con focus su strategie di crescita e gestione della domanda. È in possesso di un Executive Certificate in Operations del MIT Sloan School of Management. Attualmente è CEO di Rinnovabili, media company, advisory e solution firm specializzata in energia e sostenibilità. Guida l’espansione nazionale e internazionale del brand, lo sviluppo di nuove business unit e l’innovazione dell’intero modello aziendale.