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Cuba: l’uragano non ha fermato l’eolico

Durante l'urugano che poche settimane fa ha colpito prima i Caraibi e poi gli States, i due impianti eolici di Gibara non hanno subito danni

(Rinnovabili.it) – A distanza di poche settimane le stime provvisorie dei danni provocati dall’uragano Sandy in America evidenziano cifre da capogiro. Danni alle case e alle infrastrutture registrate nei Caraibi, specialmente ad Haiti e Cuba, hanno messo in ginocchio la popolazione. Ma nella provincia di Holguín, i due parchi eolici  di Gibara I – per un totale di 5,1 MW di capacità ottenuta dall’istallazione di sei turbine da 850 kW – e la centrale da 4,5 MW Gibara II non hanno subito alcun danno, continuando a funzionare così come accadde in Giappone in occasione dello tsunami del marzo 2011.

Entrambi i parchi sono stati investiti dalla furia dell’uragano, con venti che soffiavano a 180 km/h, ma i controlli tecnici effettuati la hanno permesso di affermare, durante l’incontro del governo con la WWEA (World Wind Energy Association), che nessuno dei due parchi ha riportato danni gravi, continuando a generare energia.

 

Prof. Conrado Moreno, co-presidente della WWEC2013, la World Wind Energy Conference che si svolgerà a L’Avana dal 3 al 5  giugno, e Professore presso il Centro cubano per le Tecnologie delle Energie Rinnovabili CETER ha dichiarato: “Cuba ha installato due parchi eolici nelle vicinanza di Gibara negli anni 2008 e 2010, sapendo che avrebbero potuto essere colpiti da un uragano. Per questo i nostri esperti hanno preso tutte le precauzioni necessarie e l’uragano Sandy ha dimostrato chiaramente che le centrali eoliche di Cuba sono affidabili e sicure anche in condizioni estreme. […] Naturalmente vogliamo condividere la nostra esperienza con la comunità mondiale del vento e siamo lieti di poterla invitare alla WWEC2013 che si svolgerà a L’Avana nel mese di giugno 2013″.

 

Stefan Gsänger, Segretario Generale della WWEA ha commentato “L’uragano Sandy ci ha ricordato la vulnerabilità della nostra civiltà dalle calamità naturali, come il terremoto e lo tsunami che colpì il Giappone un anno fa. E come successe 20 mesi fa, Sandy ha dimostrato i rischi elevati collegati all’energia nucleare e l’affidabilità dell’energia eolica, anche in condizioni così estreme. La sopravvivenza dei parchi eolici cubani è un segnale forte, come il parco eolico giapponese l’anno scorso, che è stato colpito dal terremoto e da uno tsunami enorme senza subire danni. Mentre tutto questo accadeva, le centrali nucleari e fossili non sono state in grado di fornire elettricità. Dobbiamo imparare la lezione e accelerare la transizione verso le energie rinnovabili decentrate come l’energia eolica, in tutto il mondo. “