Il bacino sotterraneo del progetto Decatur è riuscito a dimostrare che il CCS è sicuro e affidabile. In un anno di attività il bacino di una ex salina ha ricevuto mille tonnellate di CO2 al giorno
(Rinnovabili.it) – Il primo impianto a scala dimostrativa per la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica degli Stati Uniti ha immagazzinato con successo 317mila tonnellate di CO2 in un serbatoio sotterraneo durante il suo primo anno di attività.
Supportato dall’Illinois State Geological Survey il progetto Decatur, localizzato nello stato dell’Illinois, cattura la CO2 prodotta dal limitrofo impianto di produzione di etanolo, e la riversa in una ex salina sotterranea posizionata a 2,1 chilometri di profondità, la Mount Simon Sandstone.
L’impianto è stato attivato il 17 novembre dello scorso anno e ha garantito un tasso medio di pompaggio di circa 1000 tonnellate al giorno di CO2, andamento che ha permesso di immagazzinare dopo un anno 317mila tonnellate di gas dimostrando la sicurezza e l’affidabilità del progetto dopo 12 mesi di attività. Il CCS, infatti, fa parte dei programmi energetici e salva-clima del presidente Obama, anche se fino ad oggi la tecnologia si è diffusa molto lentamente, soprattutto a causa dei costi elevati.
Il National Energy Technology Laboratory, parte del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, che gestisce il programma, ha detto che il progetto Decatur fornisce una dimostrazione preziosa di come i sistemi CCS siano in grado di lavorare su larga scala.
“Il successo della sperimentazione e la dimostrazione di tecnologie CCUS (Carbon Capture, Use and Storage) in condizioni reali è un passo importante verso l’eventuale implementazione commerciale della tecnologia come opzione per aiutare a ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica”, si legge nel comunicato diffuso.