Definito l'obiettivo di 12 GW di potenza installata da raggiungere entro il 2030 e la divisione in sotto target provinciali. La giunta stima investimenti sul territorio di circa 11-12 miliardi di euro

Pronto il testo delle norme Aree Idonee in Lombardia
Pronto anche il progetto di legge Aree Idonee della Lombardia. La Giunta regionale ha annunciato ieri di aver approvato lo schema che, in linea con quanto predisposto dal DM del 21 giugno 2024, individua gli ambiti territoriali dove facilitare l’installazione degli impianti rinnovabili.
Il testo, che deve ancora ottenere il via libero definitivo dall’Aula, è frutto di un attento lavoro di mappatura del territorio. Lavoro che ha permesso alla Giunta sia di individuare le zone adatte ai nuovi impianti, sia di suddividere la potenza target lombarda tra le sue 12 province.
Rinnovabili in Lombardia, oggi e domani
Secondo quanto predisposto dall’atto ministeriale dello scorso anno, la Lombardia ha un “obiettivo di potenza complessiva da traguardare al 2030” di 8,76 GW. Obiettivo che richiederà, secondo la roadmap ministeriale, la realizzazione di 6,8 GW di nuova capacità verde in 5 anni.
Il punto d’arrivo che non dovrebbe spaventare la Lombardia, oggi prima regione in Italia per numero di impianti e potenza fotovoltaica installata (5,5 GW). E con il dato sulla capacità rinnovabile in esercizio più elevato del paese: oltre 11,6 GW attivi al 31 marzo 2025.
Di fatti la Giunta è pronta, almeno in teoria, a guardare in alto. “Regione Lombardia ha definito nuovi scenari di sviluppo per le aree idonee destinate all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, con l’obiettivo di raggiungere 12 GW di potenza installata entro il 2030”, ha spiegato l’assessore a Enti locali e Risorse energetiche della Regione Lombardia, Massimo Sertori.
Nel dettaglio il progetto di legge Aree Idonee della Lombardia distribuisce i 12 GW di obiettivi tra le sue provincie. Specificando però “tale ripartizione fissa un limite massimo oltre il quale non sarà più possibile realizzare nuovi impianti”.
Il burding sharing provinciale
Vediamo nel dettaglio il burden sharing lombardo:
- Bergamo 1,24 GW;
- Brescia 1,89 GW;
- Como 0,55 GW;
- Cremona 1,44 GW;
- Lecco 0,34 GW;
- Lodi 0,47 GW;
- Mantova 1,13 GW;
- Monza e Brianza 0,62 GW;
- Milano 1,63 GW;
- Pavia 1,70 GW;
- Sondrio 0,16 GW;
- Varese 0,81 GW.
12 miliardi di investimenti
Non sono ancora stati pubblicati i dettagli ma il documento di indirizzo in merito all’installazione degli impianti agrivoltaici, pubblicato la scorsa estate, fornisce un’idea degli orientamenti.
“Come Regione più produttiva d’Italia siamo chiamati a coniugare la necessità di accelerare sulla transizione energetica con la responsabilità di tutelare un’agricoltura che è motore economico, presidio del paesaggio e fondamento della nostra qualità agroalimentare”, ha dichiarato Alessandro Beduschi, assessore Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste. “Abbiamo scelto un approccio equilibrato, individuando obiettivi ambiziosi sulle rinnovabili, ma tracciando limiti chiari a tutela delle superfici agricole che alimentano le nostre filiere e sostengono la Dop economy lombarda”.
A fronte del raggiungimento dell’obiettivo di 12 GW la Giunta stima investimenti sul territorio di circa 11-12 miliardi di euro e compensazioni territoriali che l’amministrazione definirà a breve “in attuazione delle modifiche normative che si stanno finalizzando in recepimento del testo unico FER”.