Gestione remota, comfort e risparmio energetico: la Building Automation sta rivoluzionando il modo in cui imprese e organizzazioni controllano i propri impianti. E al centro di questa trasformazione c’è una figura strategica: il System Integrator.

Nel contesto della transizione digitale, la telegestione – o telecontrollo – si afferma come una delle principali leve per modernizzare i sistemi impiantistici in ambito industriale, commerciale e nei servizi pubblici. Integrando componenti hardware (sensoristica, attuatori, dispositivi di campo) con sistemi evoluti di supervisione e gestione come SCADA, EMS e BMS, è possibile monitorare e controllare da remoto anche impianti complessi e distribuiti. Tra questi: sistemi HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento), illuminazione, controllo accessi, rilevazione fumi, gestione dei consumi energetici e qualità dell’aria. Il risultato è un miglioramento concreto in termini di continuità operativa, sostenibilità e risparmio energetico.
Perfettamente allineata ai principi dell’Industria 4.0, la telegestione abilita una gestione data-driven degli asset, supportando decisioni tecniche ed economiche e aprendo la strada a nuovi modelli di servizio, come la servitizzazione e la manutenzione predittiva.
Il funzionamento si basa su uno scambio bidirezionale di dati tra i dispositivi installati sul campo e un centro di controllo remoto. Questo consente non solo di rilevare i parametri operativi – come avviene nella fase di monitoraggio, in cui il sistema raccoglie e visualizza i dati generando eventuali alert – ma anche di intervenire in tempo reale, regolando da remoto set-point, orari di accensione e spegnimento e comportamenti degli impianti, come previsto dalla telegestione vera e propria.
Nei contesti multisito – come reti bancarie, catene retail o infrastrutture pubbliche – la telegestione rappresenta un elemento strategico. Centralizzare il controllo permette di uniformare la gestione degli impianti, confrontare le performance tra sedi, semplificare la manutenzione e intervenire rapidamente in caso di anomalie, riducendo costi e tempi operativi.
Il ruolo strategico del System Integrator per la telegestione
Nel percorso di digitalizzazione degli impianti, il System Integrator è la figura chiave che connette tecnologie, processi e persone. Non è solo un tecnico, ma un professionista multidisciplinare che combina automazione, informatica, elettronica e conoscenza dei processi industriali per generare valore tramite soluzioni su misura.
In scenari multisito, spesso caratterizzati da sistemi eterogenei e tecnologie legacy, il System Integrator progetta architetture scalabili e interoperabili, selezionando i protocolli più adatti e armonizzando hardware e software. Al tempo stesso, traduce gli obiettivi aziendali – come l’efficienza energetica o la sostenibilità – in logiche operative concrete.
Svolge anche un ruolo consulenziale: analizza i fabbisogni, coordina stakeholder, supporta le decisioni e guida l’adozione delle tecnologie. In questo modo, accompagna le organizzazioni verso modelli più efficienti, digitali e resilienti, trasformando i sistemi di controllo in leve strategiche per l’innovazione.

Ogni progetto è un sistema su misura.
Il System Integrator raccoglie i fabbisogni, valuta le tecnologie e configura una soluzione ad hoc in base a numero di sedi, vincoli normativi, priorità gestionali ed esigenze evolutive del cliente.
Dal principio alla pratica: Sistema di telegestione per una rete bancaria con oltre 1800 filiali
Le tecnologie di Building Automation esprimono tutto il loro valore quando applicate a realtà articolate e distribuite. È il caso di un grande gruppo bancario italiano che, a partire dal 2011, ha avviato un ambizioso progetto per digitalizzare la gestione degli impianti HVAC in oltre 1800 filiali. L’obiettivo iniziale era garantire benessere ambientale negli ambienti di lavoro, considerato un fattore cruciale per la produttività.
La banca disponeva già di un sistema BMS nella sede centrale, ma intendeva estenderne le funzionalità all’intera rete. In una prima fase, è stata testata una soluzione basata su controllori IP e PLC di una multinazionale, installati in 12 filiali. I limiti emersi – scarsa flessibilità, difficoltà nella gestione punto-punto, costi elevati – hanno spinto verso un ripensamento dell’approccio.
La svolta: un nuovo approccio integrato con architettura framework
Nel 2016, dopo varie sperimentazioni, la banca ha scelto di affidarsi a Tecnogest, System Integrator con oltre 18 anni di esperienza in progetti multisito, per collaborare con un Project Manager interno dedicato. È stato così adottato un framework open, più flessibile rispetto ai classici SCADA, e avviata l’integrazione progressiva delle filiali già telegestite. Il progetto ha previsto anche la definizione di linee guida operative condivise, standardizzando tutte le fasi: dalla progettazione al collaudo, fino alla manutenzione.
La nuova architettura ha introdotto una gestione centralizzata e in tempo reale degli impianti HVAC su scala nazionale, garantendo una supervisione uniforme e reattiva dell’intera rete. Il sistema consente di monitorare i principali parametri ambientali (temperatura, umidità, CO₂, qualità dell’aria), regolare da remoto i set-point e gli orari di funzionamento, gestire allarmi e ottimizzare i consumi.
Basata su un framework aperto, la piattaforma offre elevata flessibilità nell’integrazione di impianti multimarca, contenendo i costi rispetto ai sistemi a licenza chiusa. Tra le funzionalità avanzate: invio simultaneo di comandi, monitoraggio comparativo dei KPI tra sedi, esportazione verso banche dati esterne, messaggistica in broadcast e gestione centralizzata dei backup. Il tutto nel rispetto delle policy IT del cliente, grazie a standard di sicurezza elevati, garantiti dall’integrazione con Active Directory e da sistemi di autenticazione certificata.
La normalizzazione delle interfacce grafiche ha inoltre semplificato le attività operative, migliorando la leggibilità e l’efficienza della gestione.
In particolare, Tecnogest ha messo a disposizione:
- 3.935 dati puntuali analizzati
- 250 impianti connessi su scala nazionale (incluse le isole)
- Oltre 1.500 dispositivi HVAC integrati, tra cui pompe di calore, caldaie, recuperatori, chiller
- Lettura dei consumi su più di 1.200 multimetri installati
- Oltre 300 misuratori di energia termica e frigorifera integrati
- 400 trend storici monitorati
- 51 filiali analizzate in dettaglio
- Più di 700 alert configurati su dati storici e in tempo reale
- Misurazione in real time della qualità dell’aria, per garantire comfort e salubrità costanti negli ambienti di lavoro
Perché la regolazione da remoto fa la differenza
La possibilità di regolare gli impianti da remoto ha permesso alla banca di ridurre gli sprechi legati ad accensioni superflue, impostazioni non ottimizzate e condizioni climatiche interne non conformi alle reali esigenze. Sono stati testati e misurati le azioni di regolazione (riduzione orari, spegnimento selettivo componenti, ottimizzazione temperature e portate d’aria), con risultati che hanno confermato risparmi energetici significativi.
L’iniziativa ha portato risultati significativi:
- Riduzione del 22,5% del consumo di gas e del 13,8% di energia elettrica;
- Oltre 3 milioni di euro risparmiati ogni anno a regime;
- Diminuzione degli interventi in loco grazie al controllo remoto;
- Uniformazione delle logiche di regolazione;
- Ritorno dell’investimento in meno di 3 anni;
- Tempo di risposta immediato sulle problematiche livello 1,2,3 con call-center dedicato.
Il valore del System Integrator nel progetto bancario
Nel progetto di telegestione delle filiali, il contributo di Tecnogest come System Integrator è stato decisivo. Non si è limitato alla fornitura di tecnologie, ma ha partecipato attivamente alla definizione di una soluzione personalizzata, scalabile e interoperabile, in grado di integrare efficacemente impianti preesistenti. La competenza maturata in contesti multisito e l’utilizzo di protocolli aperti hanno reso possibile l’adozione di un sistema di supervisione centralizzata sicuro, sostenibile e allineato alle policy IT del gruppo bancario.
In stretta collaborazione con il Project Manager interno, Tecnogest ha contribuito a sviluppare standard operativi condivisi, facilitando la normalizzazione dei processi e accompagnando l’evoluzione dell’infrastruttura verso una gestione sempre più efficiente, strutturata e replicabile. Il risultato è un ecosistema affidabile, facilmente controllabile e capace di generare valore concreto in termini di comfort, risparmio energetico e continuità operativa.
All’interno di questo percorso, il System Integrator si conferma una figura strategica: un facilitatore del cambiamento, in grado di trasformare la complessità tecnica in soluzioni funzionali, mettendo i dati al centro del processo decisionale. Il caso esaminato dimostra come anche realtà molto distribuite possano trarre vantaggio da un’architettura intelligente, capace di migliorare la qualità degli ambienti, ridurre i costi e abilitare nuovi modelli gestionali.
La transizione digitale non è solo questione di tecnologie, ma di integrazione tra processi e innovazione: ed è proprio qui che il System Integrator diventa il ponte tra visione strategica ed efficienza operativa.
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Tecnogest è a disposizione per analizzare insieme il livello di maturità del tuo impianto di Building Management: verifichiamo la classe BMS, identifichiamo le aree di miglioramento e ti supportiamo nella definizione di un piano di aggiornamento tecnologico su misura.
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