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Iberdrola: energia sostenibile radicata nel territorio

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Una transizione energetica inclusiva e sostenibile. Questo l’impegno che Iberdrola ha preso in Italia (e non solo) sposando le necessità delle comunità locali e promuovendo uno sviluppo energetico in linea con le esigenze ambientali e territoriali

Iberdrola: energia sostenibile radicata nel territorio
Credits: Iberdrola

La transizione energetica rappresenta oggi non solo una sfida ambientale, ma anche un’opportunità per le imprese di rafforzare la propria competitività e sostenibilità. Per Iberdrola, questo processo ha un valore ancora più profondo grazie a un forte legame con il territorio, che è parte integrante della mission aziendale. Collaborare con le comunità locali, valorizzarne le risorse e costruire insieme un futuro più verde è al centro dell’impegno quotidiano dell’azienda.

In questa direzione, lo scorso maggio la società ha compiuto un nuovo passo inaugurando a Tarquinia il suo terzo impianto fotovoltaico in Italia, a testimonianza della volontà di promuovere una transizione energetica inclusiva e sostenibile.

Era il solo 2022 quando Iberdrola inaugurò il suo primo impianto fotovoltaico nel Belpaese: una centrale solare da 23 MW a Montalto di Castro (VT) grazie a cui sono stati portati alla luce resti archeologici di forte interesse nazionale risalenti al periodo etrusco, come una necropoli di fine VII-metà VI secolo a.C. 

Da allora ad oggi l’obiettivo della società è stato sempre lo stesso: realizzare investimenti sostenibili ed etici in grado non solo di aiutare il Paese a rendersi energeticamente indipendente, ma anche di portare nuovo valore al territorio.

Le stesse premesse con cui l’Unione europea ha fin dall’inizio spinto gli Stati membri alla decarbonizzazione. Nelle raccomandazioni del Consiglio UE ai Ventisette pubblicate a luglio 2022 veniva riportato esattamente questo invito: 

La transizione deve essere equa e inclusiva e mettere al primo posto le persone, tributando particolare attenzione al sostegno alle regioni, alle industrie, ai lavoratori, alle famiglie e ai consumatori che dovranno affrontare i problemi maggiori”.

Una transizione verde adeguatamente gestita può, infatti, creare opportunità di lavoro di qualità, alleviare e prevenire la povertà energetica, contribuire all’aumento dei redditi e alla riduzione delle disuguaglianze e della povertà in generale.

Un invito che, in realtà, Iberdrola ha fatto proprio in tempi non sospetti, anticipando le indicazioni comunitarie con l’obiettivo di far convergere la creazione di valore economico con quella di valore sociale e sostenibile.

Sono oltre due decenni che la società è impegnata a sviluppare un modello energetico sostenibile per condividere con tutti gli stakeholder i vantaggi della decarbonizzazione energetica.

In questo contesto anche l’impianto fotovoltaico di Tarquinia costituisce un esempio virtuoso di integrazione con il territorio e di creazione di nuovo valore condiviso.

La centrale è composta 50.000 moduli fotovoltaici a terra, in grado di generare una potenza di picco di 33 MW per una produzione elettrica annuale di circa 50 GWh; un quantitativo in grado di soddisfare il fabbisogno di 18.000 famiglie, evitando al contempo l’emissione in atmosfera di oltre 15.000 tonnellate di CO2 all’anno.

Il progetto, destinato alla fornitura di energia verde per le industrie italiane, ha previsto anche la piantumazione di un uliveto con 1.350 ulivi già messi a dimora. L’obiettivo? Prendersi cura del territorio, aumentare l’attenzione nei confronti dell’ambiente e creare un ulteriore indotto per le comunità locali. 

A conferma del  legame con il territorio, durante la cerimonia di inaugurazione hanno preso parte, oltre alle istituzioni locali, anche studenti e insegnanti delle scuole elementari di Tarquinia, protagonisti della piantumazione simbolica degli ultimi ulivi. Gli stessi alunni avevano già partecipato alle iniziative formative di Pianeta Iberdrola, il programma che promuove progetti volti a integrare la produzione di energia pulita, la salvaguardia della biodiversità e la crescita delle realtà locali. L’iniziativa, attiva su tutto il territorio nazionale, mira a sostenere la transizione ecologica attraverso l’ascolto attivo delle comunità e collaborando con istituzioni, imprese e cittadini. 

Progetti come quello di Tarquinia sono il simbolo concreto di un impegno condiviso: unire produzione di energia pulita, tutela dell’ambiente, valorizzazione delle comunità locali e sviluppo economico sostenibile.