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ONU: nel 2024 ondate di calore marine record per il sudovest del Pacifico

La temperatura media del mare nel 2024 è stata la più alta da quando si effettuano le statistiche, ossia dall'inizio degli anni Ottanta.

ONU: nel 2024 ondate di calore marine record per il sudovest del Pacifico
Immagine realizzata con IA

di Erminia Voccia

Le ondate di calore marine nel 2024 sono state senza precedenti nel sudovest del Pacifico, arrivando a colpire il 10% della superficie globale dell’oceano. L’aumento estremo della temperatura dell’oceano per un periodo di tempo prolungato, registrato l’anno scorso nella regione, ha reso ancora più allarmante il rischio estinzione per i ghiacciai tropicali dell’Indonesia.

L’innalzamento del livello del mare è una minaccia concreta per tutte le comunità costiere, ancor più per il sudovest del Pacifico, perché più della metà della popolazione locale vive a ridosso dei litorali. È quanto emerge da un nuovo rapporto del World Meteorological Organization (WMO), agenzia ONU per il meteo e il clima.

Le ondate di calore marine del 2024 nel sudovest del Pacifico

La regione del sudovest del Pacifico comprende l’Australia, la Nuova Zelanda e gli Stati insulari dell’Asia meridionale, come Indonesia e Filippine. Il rapporto WMO riferisce che l’anno scorso le ondate di calore marine sono state particolarmente severe nella regione, le più intense dal 1993, anno dei primi rilevamenti. Le ondate di calore marine nel mesi di gennaio, aprile, maggio e giugno del 2024 hanno riguardato quasi 40 milioni di chilometri quadrati di mare, ossia più del 10% della superficie globale dell’oceano. Il fenomeno dell’acidificazione ha riguardato tutta la regione del sudovest del Pacifico. L’acidificazione trasforma l’oceano in un luogo molto meno ospitale alle forme di vita marine. Le conseguenze si riflettono sugli ecosistemi marini e sulle attività economiche umane.

L’area interessata equivale a quasi tutto il continente asiatico o, per capire meglio, a quattro volte la superficie dell’Europa. Nel 2024 la temperatura media del mare nel sudovest del Pacifico è stata la più alta da quando si effettuano le statistiche, ossia dall’inizio degli anni Ottanta. Nel 2024 il contenuto di calore oceanico, ossia la quantità di calore immagazzinata dall’oceano, dalla superficie alle acque più profonde, ha raggiunto il secondo valore più alto mai registrato, a pari merito con il 2021 e il 2023. Il record è stato toccato nel 2022.

Temperature record

Il 2024 è stato l’anno delle temperature record anche nella regione del sudovest del Pacifico. La temperatura si è mantenuta quasi mezzo grado centigrado sopra la media del periodo 1991-2020. Ciò è dipeso dagli effetti causati da El Niño. Australia e Filippine in particolare hanno toccato temperature mai viste prima.

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L’innalzamento del livello del mare

Il livello del mare nella regione ha superato la media globale. Questo è un problema per le isole del Pacifico perché più della metà della popolazione vive entro 500 metri dalla costa. Dunque, le comunità locali si trovano in bilico tra due opzioni, entrambe difficili: continuare a vivere in zone a rischio o trasferirsi altrove per cercare condizioni di vita migliori.

Ad esempio, negli ultimi 20 anni, l’erosione costiera e le inondazioni hanno quasi distrutto l’isola di Serua nelle Fiji. Il mare ha invaso la diga, distrutto le case e allagato i terreni agricoli. In due occasioni diverse si poteva attraversare interamente l’isola con la barca, senza mai toccare terra. Le comunità indigene sono legate al proprio territorio in maniera quasi ancestrale ed è inconcepibile per alcuni andare via. Aumentare la resilienza al clima è una priorità, per esempio, del Piano Nazionale di Adattamento delle Filippine. I cicloni tropicali dovrebbero diminuire ma la loro intensità invece sarà maggiore, a soffrirne sarebbero milioni di cittadini filippini.

La triste sorte dei ghiacciai tropicali dell’Indonesia

La neve e il ghiaccio non sono frequenti nel sudovest del Pacifico, ma ci sono dei ghiacciai sulle montagne della Nuova Zelanda e sulle vette più alte della parte occidentale della Nuova Guinea. I ghiacciai della parte occidentale della Guinea, annessa all’Indonesia, si sono ridotti di quasi il 50% dal 2022, stando alle immagini satellitari. Se questa erosione persisterà ai ritmi attuali, nel 2026 o poco dopo i ghiacciai tropicali indonesiani potrebbero scomparire del tutto. Lo aveva detto già a febbraio Donaldi Sukma Permana dell’Agenzia indonesiana per il meteo, il clima e la geofisica.

Consulta QUI il rapporto del WMO sul clima del sudovest del Pacifico

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