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Test sull’idrogeno nella rete gas, l’Italia prova un mix al 5%

A Castelfranco Emilia, il progetto pilota per testare la fattibilità di un mix di H2 e gas fossile sta arrivando alle fasi clou. Appena partito il monitoraggio su una miscela al 5%, presto si valuterà anche un mix al 10%

Le fragilità del mercato del gas in Europa

Il primo passo concreto dell’Italia verso il gas low-carbon arriva da Castelfranco Emilia. Nella città di poco più di 30mila abitanti, tra Modena e Bologna, è partita la prima sperimentazione nazionale di miscela idrogeno-gas nella rete di distribuzione. Che adesso si avvicina a tenori di H2 prossimi a quelli che renderebbero realistica l’espansione dell’esperimento su scala nazionale per l’idrogeno a uso civile, previsto – anche se non come priorità – dalla recente Strategia italiana sull’idrogeno.

Miscela idrogeno-gas in rete, il 1° progetto pilota in Italia

Il progetto è guidato da Inrete Distribuzione Energia, società del Gruppo Hera e in questa prima fase prevede l’introduzione di una miscela contenente il 5% di idrogeno in un tratto isolato della rete che serve circa 40 famiglie.

La sperimentazione fa seguito al protocollo d’intesa firmato con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e il Comitato Italiano Gas (CIG), che ha stabilito tra le altre cose requisiti tecnici e criteri di sicurezza. Secondo il protocollo, sarà possibile testare miscele idrogeno-gas in rete in una quota fino al 10% di H2.

L’obiettivo? Testare se e come è possibile valorizzare l’infrastruttura di distribuzione del gas fossile in Italia – una delle più estese d’Europa – convertendola al trasporto di aliquote di idrogeno senza dover intervenire sulla rete.

Il test mira proprio a verificare il comportamento della miscela in tutte le fasi di distribuzione. A controllare i vari passaggi contribuiranno gli operatori di tutta la filiera gas, dal trasporto ai costruttori di equipment, fino ai produttori di caldaie e piani cottura a gas. I test saranno effettuati anche a valle del contatore attraverso verifiche del funzionamento degli apparecchi gas domestici. Il tutto sotto la supervisione di enti di certificazione indipendenti.

Più in dettaglio, fino al 3 aprile saranno svolti monitoraggi continui sulla sicurezza e sull’efficienza della miscela di idrogeno e gas in rete. Se daranno esito positivo, si proseguirà con la valutazione di una miscela al 10%, soglia che permetterebbe di dare concretezza a una possibile applicazione su scala nazionale.

“La nostra Strategia Nazionalespiega il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichettoguarda all’idrogeno come fonte in grado di contribuire vivacemente alla decarbonizzazione: ne beneficeranno in particolare i settori dell’industria e dei trasporti, ma come dimostra la giornata odierna potrà essere una positiva novità anche direttamente per i cittadini”.

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