Rinnovabili • Distribuzione elettrica: dall'AEEG la classifica nazionale

Elettricità: nel Nord Italia il migliore servizio di distribuzione

Meno interruzioni e una quota maggiore di rete interrata sono due dei caratteri distintivi che contraddistinguono le società di distribuzione di energia elettrica più virtuose a livello nazionale

Distribuzione elettrica: dall'AEEG la classifica nazionale(Rinnovabili.it) – Quali sono le aree urbane coperte dal miglior servizio di distribuzione elettrica? Alla domanda risponde l’AEEG pubblicando sul proprio sito la prima graduatoria a livello nazionale delle società di distribuzione di energia elettrica. L’analisi svolta dall’Authority è stata basata sul confronto fra numero e durata delle  interruzioni, sia di diretta responsabilità del distributore sia per guasti provocati da terzi. Dalla classifica emerge che a beneficiare della migliore qualità del servizio a livello nazionale sono oggi soprattutto le famiglie e i piccoli  consumatori che abitano al Nord Italia, in centri urbani di con oltre 50mila abitanti e sono riforniti da società di distribuzione con la maggior parte di rete interrata.

 

In generale – spiega l’AEEG – la situazione più favorevole per numero e durata di interruzioni riguarda circa 10 milioni di italiani che vivono nelle città con oltre  50.000 abitanti: il 68% subisce mediamente meno di tre interruzioni l’anno, il 20% da 3 a 6 interruzioni e il restante 12% oltre 6 interruzioni. Per quanto riguarda la durata delle interruzioni, 4 clienti su 10 hanno avuto in media disservizi complessivamente inferiori a 25 minuti, 5 su 10 hanno subito interruzioni dai 25 a 50 minuti, il restante 12% oltre i 50 minuti”. A risentire più spesso dei disservizi sono soprattutto le utenze situate nei comuni di media grandezza, con interruzioni che vanno da un minimo di tre volte l’anno ad un massimo di oltre le sei volte l’anno.

 

“Per le utenze allacciate in media tensione, le prestazioni migliori in relazione al numero di interruzioni lunghe e brevi e di interruzioni transitorie, sono equamente distribuite tra le imprese distributrici, anche se con un leggero primato delle società nel Nord Italia”. E anche in questo caso le prestazioni migliori sono da ricollegarsi alle reti interrate.