Boom prezzi energia, l’UE propone meno tasse e voucher anti povertà energetica

La Commissione si limita a suggerire opzioni già disponibili con la legislazione vigente. Come previsto, gli introiti dell’ETS potranno finanziare un sostegno di emergenza al reddito per i consumatori a rischio povertà energetica. Rinviati gli acquisti collettivi di gas: li valuterà un gruppo di analisi con un mandato di 4 anni

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La toolbox europea contro il boom prezzi energia

(Rinnovabili.it) – Aiuti immediati alle famiglie più in difficoltà, con tagli delle tasse mirati e temporanei. Voucher per contrastare la povertà energetica, da finanziare in parte con gli introiti dell’ETS, il mercato del carbonio comunitario. E poi supporto alle aziende, ma senza superare la linea rossa degli aiuti di Stato. Spingere sui Power Purchase Agreements (PPA) a lungo termine. Sono le misure principali della toolbox europea, l’insieme di misure appena messe in campo dalla Commissione europea per fronteggiare il boom dei prezzi dell’energia.

Un intervento che si è reso necessario a fronte della situazione fuori controllo del mercato dell’energia. Il prezzo del gas naturale è schizzato alle stelle, dai 28 euro di fine giugno ai 113 euro per MWh di inizio ottobre. Mentre il PUN (prezzo unico nazionale) dell’Italia il 7 ottobre batteva sui 307,72 euro al MWh, tallonato da quelli di Slovenia e Croazia (306 euro), Olanda, Belgio e Germania (circa 302 euro), Francia (298 euro), Spagna e Portogallo (288 euro).

La toolbox UE: le misure a breve termine

Come anticipato, l’approccio europeo coordinato all’aumento dei prezzi dell’energia non contiene sorprese. La Commissione si è limitata a proporre una serie di opzioni che i paesi membri possono utilizzare immediatamente, perché sono già rese possibili dalla legislazione attuale. Saranno discusse in sede di Consiglio il 21-22 ottobre per ricevere luce verde.

Secondo le previsioni di Bruxelles, il terremoto dei prezzi dell’energia durerà, ma già a primavera 2022 vedremo la luce in fondo al tunnel. “Le aspettative del mercato sulle materie prime energetiche indicano che è probabile che gli attuali aumenti dei prezzi siano temporanei”, spiega l’esecutivo UE. “I prezzi all’ingrosso del gas dovrebbero rimanere elevati nei mesi invernali e scendere in primavera, quando la situazione dovrebbe stabilizzarsi. I prezzi rimarrebbero, comunque, superiori alla media degli anni passati”, avvisa la Commissione.

Nel frattempo, i Ventisette possono:

  • dare un sostegno di emergenza al reddito per i consumatori a rischio povertà energetica. Misura da realizzare, suggerisce l’UE, “attraverso voucher o pagamenti parziali delle bollette”, che almeno in parte possono attingere alle “entrate dell’ETS europeo” (quelle aggiuntive sono pari a 10,8 mld nei primi 9 mesi del 2021);
  • autorizzare dilazioni temporanee nei pagamenti delle bollette;
  • creare delle misure di tutela per evitare distacchi dalla rete per chi non riesce a pagare;
  • per le famiglie più vulnerabili, tagli “temporanei e mirati” delle tasse;
  • aiuti che possono essere diretti anche ad aziende e industrie, a patto che siano “in linea con le norme UE sugli aiuti di Stato”;
  • migliorare gli scambi energetici internazionali per garantire trasparenza, liquidità e flessibilità dei mercati;
  • monitorare eventuali comportamenti anticoncorrenziali nel mercato dell’energia, mentre a livello UE si chiederà all’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) di rafforzare il monitoraggio degli sviluppi nel mercato del carbonio;
  • facilitare un più ampio accesso Power Purchase Agreements di energia rinnovabile, e sostenerli tramite misure di accompagnamento.

Boom prezzi energia, i provvedimenti di medio periodo

A medio termine, “la risposta politica dovrebbe concentrarsi sul rendere l’UE più efficiente nell’uso dell’energia, meno dipendente dai combustibili fossili e più resiliente ai picchi dei prezzi dell’energia, fornendo al contempo energia pulita e accessibile agli utenti finali”, spiega la Commissione.

Rinviata almeno a dicembre la proposta avanzata da una pattuglia di paesi, tra cui Spagna, Francia e Italia, di effettuare acquisti collettivi di gas a livello UE per creare una riserva strategica. La misura è considerata tra gli strumenti possibili contro il boom del prezzo dell’energia, ma nel medio periodo. La Commissione si impegna a esplorare i benefici di acquisti di gas congiunti e “volontari”, e a valutare se rivedere la normativa che regola lo stoccaggio UE di gas.

Il tutto attraverso dei gruppi di rischio regionali transfrontalieri sul gas, di nuova istituzione anche se previsti dalla legislazione attuale. Questi gruppi avranno 4 anni per fare un’analisi del rischio e valutare le azioni migliori per le regioni con minore capacità di stoccaggio così come sul fronte degli acquisti collettivi.

La Commissione ha tralasciato anche altre due proposte forti, sponsorizzate da Francia e Spagna: rivedere il mercato dell’energia per disaccoppiare prezzo di gas e elettricità, e la possibilità di tassare le utility che non usano il gas (quest’ultima già approvata da Madrid).  

Tra le altre misure a medio termine suggerite, nella sua comunicazione sul boom dei prezzi dell’energia, la Commissione torna a battere sui temi già annunciati nelle scorse settimane. Aumentare gli investimenti nelle rinnovabili, nelle ristrutturazioni e nell’efficienza energetica e accelerare le aste delle rinnovabili e le procedure autorizzative. Sviluppare capacità di stoccaggio dell’energia per supportare la quota crescente di rinnovabili, a partire da batterie e idrogeno. Puntare di più sul ruolo dei consumatori nel mercato dell’energia, anche tramite l’autoconsumo collettivo.

Tra le azioni future, l’esecutivo UE inserisce anche l’adozione di un rulebook per la sicurezza informatica per l’elettricità e, entro questo dicembre, promette nuovi orientamenti agli Stati membri sugli aspetti sociali e lavorativi della transizione verde.

(lm)

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