Decreto Aree Idonee per le FER, Pichetto: in corso ultime limature 

Il provvedimento sarebbe in fase di “avanzata definizione”. Prossime alla pubblicazione anche le norme per l’istituzione della piattaforma dedicata

decreto aree idonee
Foto di Zbynek Burival su Unsplash

Il Decreto conterrà anche i criteri per il burden sharing

(Rinnovabili.it) – Nessun tempo certo ma una rassicurazione di massima: il Decreto Aree Idonee per l’installazione di impianti a energie rinnovabili sta ricevendo le ultime limature. Lo ha rivelato alla Camera il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto rispondendo ad un question time. Il provvedimento in questione è uno grandi atti normativi attesi dal settore delle green enegy nazionali. Previsto dal d.lgs. dell’8 novembre 2021, n. 199 con cui l’Italia ha recepito la RED II comunitaria, il Decreto Aree Idonee ha accumulato quasi un anno di ritardo, creando tensioni e preoccupazione.  

La nuova disciplina dovrebbe dettare i criteri per l’individuazione delle zone dove sviluppare i nuovi impianti rinnovabili con procedure semplificate ma è solo l’ingranaggio di un meccanismo più ampio. Una volta entrato in vigore il Decreto, toccherà infatti alle Regioni individuare con legge le proprie aree idonee entro 180 giorni. E adeguare conseguentemente la programmazione energetica territoriale a tali spazi. Percorso non facile, soprattutto visto le differenti posizioni politiche dei territori nei confronti dei nuovi impianti fotovoltaici ed eolici.

Decreto Aree idonee per le rinnovabili, a che punto siamo?

Oggi, spiega il ministro, il decreto è “in fase di avanzata definizione”. “Difatti – ha commentato Pichetto – sono in corso le ultime limature del testo con gli altri Ministeri concertanti, il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e il Ministero della Cultura”. Il provvedimento conterrà anche i criteri per l’attuazione del “burden sharing“, ossia gli obiettivi intermedi e finali che ciascuna regione e provincia autonoma dovrà conseguire ai fini del più ampio target nazionale.

“Tale decreto – ha aggiunto il ministro – si pone l’obiettivo di garantire l’installazione di – almeno, io dico – 80 GW aggiuntivi di energia rinnovabile al 2030, che permetterà di ribaltare la percentuale di approvvigionamento energetico attuale, in favore delle rinnovabili: due terzi, un terzo […] Sarà a breve emanato anche il decreto per l’istituzione della piattaforma delle aree idonee […] al fine di garantire alle regioni e alle province autonome un adeguato strumento nel processo di individuazione delle aree idonee e nelle attività di monitoraggio ad esso connesse. Riguarda, attualmente, il fotovoltaico, ma anche l’eolico”.

Articolo precedenteEmissioni di metano del Turkmenistan, gli USA metteranno il tappo?
Articolo successivoCome l’industria ha nascosto la tossicità degli PFAS per mezzo secolo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!