Legno in architettura, una pelle protettiva versatile e efficiente

    Termotrattato, energeticamente efficiente, ottimo tassello per raggiungere standard di casa passiva: ecco alcuni esempi della versatilità del legno in architettura

    (Rinnovabili.it) – Nella corsa dell’architettura verso l’alto, il legno si sta ritagliando un ruolo di primo piano. Ad esempio grazie a grattacieli in legno con strutture portanti in CLT per edifici più leggeri e cantieri meno costosi. Anche laddove finora hanno dominato cemento e acciaio, basta pensare alla City di Londra e alla futuristica torre uffici alta 300 metri e progettata tutta in legno che ha proposto di recente lo studio PLP Architecture. Ma il legno in architettura ha un ruolo ancora più prezioso, anche se meno appariscente, come pelle protettiva degli edifici.

     

    Le caratteristiche di questo materiale naturale lo rendono un’ottima scelta per uno ampio ventaglio di tipologie di progetti diversi. I casi più diffusi sono quelli ad uso residenziale, dove mini case e standard di casa passiva fanno ampio uso del legno. Ma non mancano esempi in altri ambiti: eccone alcuni.

     

    legno in architettura

    Kindergarten Susi Weigel

    Questo asilo di Bludenz, in Austria, è stato realizzato per raggiungere gli standard di casa passiva. Sullo scheletro strutturale di cemento sono applicati pannelli di legno. Il motivo irregolare dell’essenza usata contribuisce a dare dinamicità alla facciata.

     

    legno in architettura

    Fire Station 76

    Questa stazione dei vigili del fuoco di Gresham, nell’Oregon, progettata dallo studio Hennebery Eddy Architects, si è aggiudicata di recente il premio per l’Institutional Wood Design. Oltre al tetto in lamellare, il legno è impiegato anche per le pareti: l’essenza scelta è il pino dell’Oregon, sottoposta a speciale trattamento ispirato a un’antica tecnica giapponese di brunitura chiamata Shou Sugi Ban per aumentarne resistenza all’umidità e al fuoco.

     

    legno in architettura

    Eco-rifugio Mollino

    Il primo eco-rifugio italiano completamente passivo si appoggia ad un involucro in legno termotrattato e raggiunge un’elevata efficienza energetica con un consumo minore di 10 Kwh/mq. Il prototipo risale al 1954 da un’idea di Carlo Mollino, che si ispirava alle tradizionali abitazioni Walser.

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