L’Oasi botanica autosostenibile nel deserto del Qatar

    Sono appena stati presentati i piani per il “Palace for Nature”, un’oasi botanica autosostenibile dotata di sistemi per la desalinizzazione ed il recupero delle acque, alimentata dall’energia rinnovabile

    Oasi autosostenibile(Rinnovabili.it) – Entro pochi anni il Qatar potrebbe arricchirsi di una nuova oasi botanica autosostenibile nel deserto che unisce lusso ed efficienza, incorporando ampi spazi verdi, un sistema per la desalinizzazione dell’acqua ed una serie di tecnologie rinnovabili.

     

    Il progetto è stato commissionato agli architetti della Sanzpont Arquitectura che hanno presentato il “Palace for Nature”, una struttura ispirata ad un tipico albero della zona, il Sidra Tree, costruita per reinterpretare il concetto del lusso attraverso la natura, per generare un’oasi autosostenibile a disposizione degli abitanti di quest’are a desertica.

    Il microclima interno necessario alla crescita delle specie botaniche, sarà garantito attraverso uno speciale impianto di nebulizzazione incorporato nella pelle interna dell’edificio, connesso ad un’apposita struttura per la desalinizzazione. L’acqua prelevata da una falda sotterranea, viene ceduta ad un sistema di elettrodialisi alimentato da fonti rinnovabili, che attiva il processo di desalinizzazione dell’acqua, successivamente filtrata e depurata per poter essere impiegata per l’irrigazione dei giardini e per le utenze domestiche, raccogliendola in appositi bacini di stoccaggio ed apposite piscine.

     Qatar-Oasi autosostenibile

     

    Inoltre l’intero ciclo idrico è inserito in un percorso di riciclo che consente di recuperare le acque grigie del Palazzo, reimpiegandole successivamente.

    L’Oasi autosostenibile sarà inoltre dotata di una copertura fotovoltaica integrata alla cupola dell’edificio in grado di produrre l’energia rinnovabile necessaria per il fabbisogno energetico, mentre la ventilazione naturale e la scelta di sistemi illuminanti al LED, manterranno ridotti i consumi.

    La sostenibilità delle scelte progettuali potrebbe ovviamente essere messa in discussione, tuttavia va sicuramente interpretata contestualizzando il progetto in una delle regioni del mondo tra le più ricche di giacimenti petroliferi, fino a poco tempo fa ancora scarsamente interessata ai temi dell’efficienza energetica e delle rinnovabili.

     

     

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