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Ridurre i consumi in casa grazie al cappotto termico estivo

Il cappotto termico non è solo un alleato contro il freddo, ma anche contro il caldo riducendo il fabbisogno termico estivo, migliorando l'efficienza energetica e il comfort abitativo

Ridurre i consumi in casa grazie al cappotto termico estivo
via depositphotos.com

Da Cortexa il Manuale che mostra come ridurre i consumi ed aumentare il comfort grazie al Sistema a cappotto

I Bonus edilizi ci hanno dimostrato che la soluzione più efficace per ridurre i consumi energetici legati al riscaldamento dei nostri immobili è quella di migliorare la qualità dell’involucro, aumentando l’isolamento termico di pareti, tetti e superfici verticali. Il cappotto termico, o meglio il sistema a cappotto si è dimostrato un intervento vincente soprattutto se letto alla luce dello slogan di molte direttive europee “Energy Efficiency first”, secondo il quale prima di sostituire impianti e massimizzare l’uso delle rinnovabili, si dovrebbe migliorare l’efficienza energetica dei nostri edifici. Fino ad oggi, il cappotto termico è stato identificato come un’opportunità di efficientamento più che altro “invernale” per proteggersi dal freddo. Eppure, come sottolinea Cortexa nel suo ultimo Manuale, questo sistema offre soluzioni uniche anche per proteggerci dal caldo dei mesi estivi. Nell’ultima Guida pubblicata per i progettisti, il Consorzio mette nero su bianco i molteplici che dovrebbero spingerci a scegliere di installare un sistema a cappotto termico anche d’estate.

Case inefficienti contro il surriscaldamento globale

Il surriscaldamento climatico ci sta spingendo in direzione di estati sempre più roventi. Nel 2024 è stato registrato ufficialmente un aumento della temperatura media di oltre 1,5°C,  con conseguenze devastanti sulla salute umana. La fuga dal sol Leone ci spinge a rifugiarsi nelle nostre case, autentico colabrodo dal punto di vista energetico, dove l’unica via di fuga è rappresentata dal climatizzatore, con ovvi rincari dal punto di vista delle bollette. Inoltre, secondo l’indagine di Cortexa la percentuale di famiglie con aria condizionata potrebbe salire dall’attuale 27% a una quota compresa tra il 33 e il 48% entro il 2050, con una distribuzione molto diversificata in base al reddito e conseguenze importanti sull’incremento dei consumi di elettricità e delle emissioni.

Un incremento che non facilita il passaggio verso la neutralità climatica, rendendo necessario un intervento coordinato di riqualificazione degli edifici. 

Il Sistema a Cappotto termico potrebbe diventare un valido alleato dunque, sia nei mesi invernali che in quelli estivi. 

Grazie al cappotto termico “estivo” meno caldo e meno consumi

I dati raccolti da Cotexa ci mostrano come gli edifici siano soggetti a forti variazioni di temperatura e irraggiamento solare durante l’estate, con conseguente accumulo di calore. 

Al contrario invece, il massimo comfort termico estivo delle nostre case passa attraverso:

  • un migliore isolamento termico delle strutture opache in grado di attenuare il calore entrante;
  • un’elevata capacità inerziale delle pareti;
  • la gestione delle strutture trasparenti per mezzo di schermature per evitare l’ingresso del calore solare;
  • un’opportuna ventilazione naturale o meccanica degli ambienti per smaltire i carichi di energia.

“Le pareti di un edificio isolate con Sistema a Cappotto acquisiscono un’elevata capacità termica, che consente loro di mantenere stabile la temperatura interna. Lo strato isolante installato all’estradosso della parete può infatti ridurre efficacemente lo scambio di calore tra la superficie esterna della parete e l’ambiente interno, mantenendo così una temperatura interna inferiore e riducendo il fabbisogno di raffreddamento degli edifici. Questo aspetto è particolarmente importante, considerato l’incremento delle temperature registrato in Italia negli ultimi anni”, afferma Fabio Raggiotto, membro della Commissione Tecnica Cortexa e coordinatore del gruppo di lavoro che ha realizzato la guida Cortexa sul Sistema a Cappotto in estate e nei climi caldi.

All’interno della Guida tecnica è messo in evidenza la totale differenza di prestazioni tra involucri coibentati e no, dimostrando come un Sistema a Cappotto di qualità, ovvero fornito da un unico produttore, dotato di certificato ETA (Valutazione Tecnica Europea) e marcatura CE, progettato e posato a regola d’arte, permetta di rallentare fortemente il flusso di calore entrante in estate e nei climi caldi.

La componente opaca della facciata (cioè le parti non trasparenti come i muri) è importante per il bilancio energetico estivo di un edificio. 

La normativa italiana imponendo verifiche puntuali per quanto riguarda il contenimento e la riduzione del fabbisogno termico. In particolare, per le strutture opache è necessaria la verifica di alcuni parametri alternativi:

  • fabbisogno energetico di raffrescamento determinato in base ai modelli di calcolo in regime dinamico;
  • trasmittanza termica periodica Yie (W/m2K) delle strutture esposte ad irraggiamento solare superiore a 290 W/m2;
  • temperatura operante superficiale all’estradosso delle strutture opache.

Il Sistema a cappotto termico ben si presta a questi ragionamenti riducendo non solo il fabbisogno energetico, ma anche migliorare il comfort abitativo estivo e riducendo il surriscaldamento degli edifici.

Puoi scaricare gratuitamente QUI il Manuale cappotto termico Cortexa

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