Ai blocchi di partenza la riforma del Dpr 380/2001, Testo Unico Edilizia. Presentata la strategia che verrà attuata per semplificare, contrastare il disagio abitativo ed incentivare il recupero dell’esistente

Il 17 giugno si è svolto, presso il Ministero delle Infrastrutture, il quinto incontro del Tavolo Casa, dedicato alla definizione di una nuova strategia politica, finanziaria e sociale per l’abitare. Numerosi i temi affrontati, che confluiranno nel prossimo Piano Casa Italia, elaborato sulla base delle consultazioni svolte nei mesi scorsi e che hanno coinvolto i principali Enti e Associazioni di categoria.
Stanziati i primi 660 milioni di euro per riscrivere il TUE
L’incontro ha confermato un approccio collaborativo da entrambe le parti ed ha permesso di stilare un programma strategico indirizzato a contrastare il disagio abitativo, rilanciare le politiche abitative e riorganizzare l’offerta esistente.
Per questa prima fase di avvio e sperimentazione sono state stanziati 660 milioni di euro che consentiranno di sviluppare gli obiettivi chiave del Piano Casa Italia e che includono:
- Riorganizzare il sistema: riorganizzazione del sistema di social housing e delle Aziende Casa;
- Aspetti finanziari: promozione di modelli innovativi di finanziamento dei progetti di social housing, fondati sulla integrazione tra risorse pubbliche e private;
- Aspetti Progettuali: creazione di soluzioni abitative flessibili, fondate sulla commistione di edilizia residenziale e sociale, e integrate nella città;
- Aspetti Sociali: definizione di modelli edilizi di social housing idonei a fornire una risposta alle esigenze di gestione dei bisogni sociali anche da parte del Terzo Settore.

Dall’esito delle consultazioni del Tavolo casa sono inoltre emerse importanti considerazioni sulla riforma del Testo Unico Edilizia.
Testo Unico Edilizia: parola d’ordine semplificare
Il primo elemento d’accordo sul quale si tenterà di lavorare è la semplificazione. Le disposizioni saranno inserite in una legge delega che consentirà di:
- integrare la disciplina edilizia e delle costruzioni, in coordinamento con la disciplina dei beni culturali e urbanistica;
- adeguare il testo unico al riparto di competenze tra Stato e Regioni;
- semplificare i procedimenti amministrativi anche grazie alla digitalizzazione;
- riordinare gli interventi edilizi e i relativi procedimenti, tenuto conto del relativo impatto sul territorio;
- garantire certezza ai tempi di rilascio o formazione dei titoli abilitativi;
- semplificare le modalità di attestazione dello stato legittimo dell’immobile;
- sostenere e accompagnare la rigenerazione urbana con semplificazioni e incentivi regolatori.
Il ministro Salvini ha ribadito l’impegno del Governo a modernizzare il settore edilizio e a proseguire il dialogo con tutti gli attori per un’attuazione rapida ed efficiente delle riforme, a favore di cittadini e famiglie. La speranza è che la semplificazione promessa dal Piano Casa Italia non si trasformi nell’ennesima legge composta da una moltitudine di modifiche a posteriori tali da far perdere la rotta anche al più attento degli operatori.
Il programma completo del Piano Casa Italia è disponibile qui per il download.