Tassonomia verde: nel 2021, la decisione definitiva sull’energia nucleare

La Commissione Europea ha deciso di chiedere a un gruppo di esperti se l’energia atomica risponda o meno al principio del “non nuocere” alla base del Green Deal.

Energia nucleare
Credits: Kurt K. da Pixabay

Occorre includere l’energia nucleare nella tassonomia delle finanze sostenibili?

(Rinnovabili.it) – La Commissione Europea ha incaricato il Joint Research Center (JRC) di svolgere una valutazione sull’energia nucleare e la possibilità di considerarla una fonte “verde” ai sensi della tassonomia della finanza sostenibile dell’UE. Pur essendo un’energia a basse emissioni di carbonio, infatti, l’energia atomica pone un serio problema di rifiuti, che potrebbe pesantemente contraddire il principio del “non nuocere” alla base del Green Deal.

La tassonomia delle finanze ha lo scopo di guidare gli investitori privati ​​verso fonti e tecnologie pulite. Rispetto all’energia nucleare, Francia e Gran Bretagna avevano precedentemente bloccato un accordo sulla finanza sostenibile, sostenendo che in esso non venivano riconosciuti i “benefici ambientali” dell’energia nucleare. Tuttavia, né gli Stati membri, né il Parlamento erano stati in grado di prendere una decisione in merito.

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Per tale ragione, la Commissione ha deciso di chiedere a un gruppo di esperti di indagare sulla questione e presentare una relazione nel 2021. Secondo l’esecutivo UE, “la credibilità di questa valutazione è cruciale. Il rapporto sarà scientificamente rigoroso, trasparente e capace di mettere insieme un insieme equilibrato di punti di vista. Inoltre, dovrà riflettere il principio di neutralità climatica, così come incluso nel regolamento sulla tassonomia”.

La relazione del JRC sarà a sua volta rivista da esperti in materia di radioprotezione e gestione dei rifiuti, nonché da esperti in materia di impatti ambientali. Quindi, l’elaborazione del rapporto richiederà tempi lunghi e si prevede che non potrà essere completato prima dell’inizio del 2021. Nel frattempo, proseguiranno i lavori sulla valutazione di altre tecnologie “verdi” nell’ambito della tassonomia della finanza sostenibile.

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Ciò, però, potrebbe causare preoccupazioni nell’industria dell’energia nucleare. Nonostante Foratom, l’associazione del settore, veda di buon occhio la possibilità di una valutazione, raccomanda che l’intera valutazione del settore energia avvenga una volta completato il report, così da evitare “una distorsione nel mercato, che rischierebbe di verificarsi se si consentisse ad alcune tecnologie di accedere a fondi rilevanti prima di altre”.

L’energia nucleare, infatti, non è l’unica tecnologia energetica che sta causando polemiche nell’ambito dei colloqui UE sulla finanza sostenibile. Anche il gas naturale ha suscitato dibattiti accesi, seppure i legislatori europei paiano essere pronti a includerlo come tecnologia di “transizione” nel regolamento sulle finanze verdi.

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