9/11, il volto di Ground Zero vent’anni dopo

A 20 anni dal 9/11 del 2001 mancano pochi tasselli per concludere il masterplan di Libeskind per Ground Zero

A 20 anni dal 9/11 del 2001 mancano pochi tasselli per completare il masterplan di Libe
9/11 ground zero vent’anni dopo – credit SDL_WTC_©HuftonCrow_022rs

Le archistar che dopo il 9/11 hanno ripensato il WTC

(Rinnovabili.it) – Tutti ricordano esattamente dove si trovassero o cosa stessero facendo il 9/11 del 2001, quando due aerei di linea si schiantarono sul World Trade Center di New York. A 20 anni da questa tragico evento Ground Zero è risorto dalle ceneri, cercando di far convivere il desiderio di riscatto verso il futuro e la memoria.

Dopo l’attacco sono stati chiamati 7 team internazionali a concorrere per il design del nuovo masterplan. Ad aggiudicarsi la vittoria lo Studio Daniel Libeskind con il progetto Memory Foundations. Il masterplan ha destinato metà del sito agli spazi pubblici ed ai luoghi per il ricordo della tragedia e metà allo sviluppo di nuovi grattacieli progettati da grandi archistar.

Memorial di Michael Arad and Peter Walker (2011)

Il Memorial “Reflecting Absence” progettato da Michael Arad and Peter Walker è anche la prima parte del masterplan ad essere stata completata nel 2011. Qui due vasche d’acqua ricalcano la base delle Torri Gemelle e incorporano due cascate che si tuffano al centro dei fori sul cui perimetro sono stati incisi i nomi delle vittime.

9/11 Memorial Museum e Padiglione (2014)

ll padiglione del Memorial Museum – credit Snøhetta

Sotto il memoriale prende posto il 9/11 Memorial Museum progettato da Davis Brody Bond. Si scende per ben 21 metri prima di accedere al museo, arrivando alle fondamenta dei due grattacieli distrutti dall’attacco. Qui si possono vedere i numerosi reperti ritrovati dopo l’11 settembre e ripercorrere le vicissitudini di questo terribile giorno.

A portare i visitatori verso il museo sotterraneo è il Padiglione progettato da Snøhetta. La sua forma bassa ed orizzontale funge da legame tra i due mondi, quello di superficie del memoriale e quello sotterraneo del museo. L’ampia facciata vetrata mostra al suo interno le due colonne strutturali recuperate dopo il crollo delle Twin Towers.

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Accanto agli spazi commemorativi, l’architetto Libeskind ha voluto dare spazio all’innovazione tecnologica, puntando verso il cielo con 5 torri contemporanee ad alte prestazioni energetiche ed elevati standard di sostenibilità.

4 WTC di Fumihiko Maki and Associates (2013)

Fumihiko Mak il 4WTC credit Maki
Fumihiko Mak il 4WTC credit Maki

Il primo grattacielo ad essere ultimato è stato il 4 WTC Four World Trade Center progettato dall’architetto Fumihiko Maki ed ultimato nel 2013. 72 piani e 298 metri d’altezza la torre di Maki è la quarta più alta delle torri proposte per il sito. La sua pelle esterna in vetro ultra trasparente permettere alla luce solare di penetrare all’interno, lasciando agli inquilini la possibilità di spaziare con la vista lungo lo skyline dell’intera città.

OneWorld Trade di SOM (2015)

Il simbolo del nuovo Ground Zero è sicuramente la Freedom Tower, conosciuta come One World Trade Center firmato da SOM. L’altezza simbolica di 1776 piedi (541 m) evoca la data dell’indipendenza americana e colloca il grattacielo tra i 6 più alti al mondo. La sostenibilità e l’efficienza sono il cavallo di battaglia della Freedom Tower: recupero dell’acqua piovana, illuminazione a basso consumo, pannelli fotovoltaici, involucro esterno ad alte performance, sono tutti fattori che le hanno permesso di ottenere la certificazione LEED Gold.

3 WTC di Rogers Stirk Harbour + Partners (2018)

Il 3WTC di Rogers Stirk Harbour + Partners

Anche il 3WTC progettato da Rogers Stirk Harbour + Partners (UK) completato nel 2018 ha ricevuto la certificazione LEED Gold. Il grattacielo dal design ecologico ha abbattuto i costi energetici rispetto gli edifici simili della città.

2WTC di Norman Foster

Il prossimo edificio ad essere costruito sarà il 2 World Trade Center con 403 metri. Dopo diverse problematiche economiche e burocratiche, la progettazione del grattacielo è tornata a Norman Foster, al quale era stata sottratta a favore del team di Big poi però escluso dalla gara.

5 World Trade Center di Kohn Pedersen Fox

Ultimo tassello sarà il 5WTC di Fox che dovrebbe essere costruito entro il 2028.

Transportation Hub (2016)

Transportation Hub - credit Hufton+Crow
Transportation Hub – credit Hufton+Crow

Tra i protagonisti del design del nuovo World Trade Center anche l’architetto Calatrava con il Transportation Hub ultimato nel 2016. Una nuova struttura permanente per il Lower Manhattan facilmente identificabile con le opere dell’architetto spagnolo che crea una sorta di pausa tra le fitte torri del sito.

All’indomani del terribile evento del 9/11 molti dei protagonisti del settore edile temettero che l’era dei grattacieli fosse giunta alla fine per la paura che avrebbe suscitato nelle persone l’idea di vivere o lavorare in questi edifici. A vent’anni dall’evento il trend sembra essersi invece completamente rivoluzionato, moltiplicando il numero di grattacieli costruiti rispetto agli anni antecedenti il 2001, quasi a trasformare la tragedia in un catalizzatore.

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