Le migliori città dove andare a vivere, ma l’Italia è fanalino di coda

Guida la classifica Valencia, seguita da Dubai e Città del Messico. Milano e Roma tra le ultime 10 per colpa della burocrazia e della scarsa offerta finanziaria

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Foto di Luca da Pixabay

La classifica Expat City Ranking 2022 è condotta su un campione di oltre 11mila espatriati in 181 Paesi diversi

(Rinnovabili.it) – L’Italia è nella top ten delle città dove espatriare, si, ma tra le 10 peggiori. Nella classifica delle 50 migliori città al mondo dove andare a vivere, Roma occupa il 41° posto e Milano il 44°. A guidare l’Expat City Ranking 2022 è invece Valencia, seguita da Dubai, Città del Messico, Lisbona, Madrid, Bangkok, Basilea, Melbourne, Abu Dhabi e Singapore (10°).

La classifica è stilata ogni anno da InterNations, la più grande comunità di espatriati al mondo con oltre 4,5 milioni di membri. Si basa su un sondaggio rivolto a 11.970 persone che rappresentano 177 nazionalità e vivono in 181 Paesi o territori diversi. Per poter rientrare nella classifica è necessario che vi siano almeno 50 partecipanti al sondaggio per ogni destinazione.

L’indagine prende in considerazione 56 aspetti legati alla soddisfazione di vivere in un Paese diverso dal proprio, arrivando a raccoglierli poi in 5 macro categorie quali: Qualità della vita, Facilità di ambientamento, Lavorare all’estero, Finanza personale ed Expat Essentials.

Le migliori città dove andare a vivere

Valencia, Dubai e Città del Messico. Sono queste le prime tre città scelte dagli espatriati di InterNations. Valencia e Città del Messico offrono ottime possibilità finanziarie, mentre Dubai risulta essere la città più semplice da capire.

La città spagnola al primo gradino del podio domina per qualità della vita, con trasporti pubblici efficienti e convenienti, ottime spossibilità per lo sport ed il tempo libero, e sicurezza a tutto tondo. A Valencia è facile inserirsi nella comunità, godendo anche di un ottimo posizionamento finanziario (terza in classifica come guadagni), ma comparato con un costo della vita ben proporzionato e accessibile a tutti. L’unica pecca sono le “Prospettive di carriera” dove si piazza all’ultimo posto.

Dubai invece vince per la semplicità di gestione: facile rapporto con le autorità, accesso ai servizi governativi anche online. Si piazza nei primi posti sia come qualità della vita che come accoglienza, guadagnando buoni risultati anche in termini di lavoro e finanze.

Come è facilmente intuibile, la terza classificata, Città del Messico, vince in accoglienza e convenienza, ma perde punti quando si parla di sicurezza. Anche a livello finanziario personale Città del Messico occupa il primo posto tra le 50 città indagate, ottenendo un buon punteggio anche nella possibilità di carriera. Chi si trasferisce qui dice di sentirsi il benvenuto, anche se la qualità della vita non è tra le migliori (44°), con scarsa attenzione all’ambiente ed al clima (41°) e decisamente poco sicura (47°).

Tornando in Europa al quarto posto troviamo Lisbona dove il clima e la qualità della vita sorprendono gli espatriati. Purtroppo però perde punti nel rapporto tra stipendio e costo della vita, dove solo in pochi si sentono pagati equamente.

Le ultime 10 città dove espatriare

Ebbene si, l’Italia con Milano e Roma, vince in negativo, rientrando tra le 10 peggiori città dove andare a vivere. L’ultima in classifica è Johannesburg (50°), preceduta da Francoforte sul Meno, Parigi, Istanbul, Hong Kong, Amburgo, Milano, Vancouver, Tokyo e Roma (41°).

Partiamo da Johannesburg, la peggiore in assoluto. Ultima in qualità della vita, poco accessibile economicamente, scarsa attenzione ai mezzi pubblici e alla sicurezza, nessuna prospettiva di lavoro o carriera e altrettanto scarsa attenzione all’ambiente.

Roma e Milano si trovano nel fondo della classifica, ebbene si, a causa della burocrazia e dell’incomprensibile cultura aziendale. Roma inoltre risulta ultima anche per la qualità del lavoro. Molti degli intervistati trasferitisi a Roma parlano di una città in cui è difficile ottenere un visto per la residenza, impossibile aprire un conto bancario, di scarse prospettive di carriera e con salari troppo bassi. Questi problemi sono identificati dagli espatriati soprattutto nella mancanza di servizi amministrativi adeguati ed accessibili, ma soprattutto eccessivamente burocratici e complessi.

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L’inefficienza dei trasporti pubblici non aiuta la classifica, che però si riprende nell’accoglienza, considerata da tutti il punto di forza della Capitale italiana.
Milano batte Roma in termini di qualità della vita, anche se poco attenta alla qualità dell’aria ed al trasporto privato. Bene invece quello pubblico classificato tra i migliori 10. Anche in questo caso la burocrazia e le troppe ore lavorative non aiutano. Il costo della vita non risulta equiparato agli stipendi, considerati troppo bassi e con scarse prospettive di carriera.

Per consolarci troviamo tra le ultime 10 anche Parigi, vista dagli itnervistati come una metropoli economicamente inaccessibile. Costo della vita troppo alto, alloggi troppo cari e scarsa accoglienza da parte dei parigini. Bene la cucina e lo svago, ma prestando attenzione a dove ci si sposta per la poca sicurezza percepita.

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