A pochissimo tempo dall'inizio della COP30, la sentenza va letta come un segnale forte diretto all'intera industria dei combustibili fossili.

La condanna a TotalEnergies per greenwashing climatico
Il 23 ottobre il Tribunale civile di Parigi ha condannato il colosso francese del petrolio e del gas TotalEnergies per greenwashing. Il tribunale ha stabilito che l’azienda ha ingannato i clienti e il grande pubblico qualificandosi come un attore chiave della transizione energetica. TotalEnergies è stata perciò condannata per pratiche commerciali ingannevoli a causa delle false affermazioni in merito all’ambizione di raggiungere zero emissioni nette entro il 2050.
Il tribunale di Parigi ha stabilito che l’azienda ha adottato pratiche commerciali ingannevoli diffondendo sul proprio sito web messaggi falsi. Total affermava di essersi impegnata a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 e di essere un attore importante nella transizione energetica, anche se nei fatti non era così. Tali affermazioni hanno portato i consumatori a credere che l’azienda stesse davvero orientando le proprie attività verso la produzione di energia prevalentemente verde.
A giugno la Commissione Europea aveva annunciato di voler ritirare la proposta di legge per combattere il greenwashing aziendale a seguito della richiesta arrivata dai legislatori conservatori.
Importante precedente legale contro la disinformazione sul clima
A pochissimo tempo dall’inizio della COP30, la sentenza va letta come un segnale forte diretto all’intera industria dei combustibili fossili. La decisione apre la strada ad azioni simili in Europa e nel mondo perché impone un importante precedente contro le compagnie petrolifere e del gas che ancora occultano le proprie responsabilità in materia di impatto sul clima.
La sentenza fa seguito all’azione legale avviata nel 2022 da un gruppo di ONG ambientaliste (Friends of the Earth France, Greenpeace France e Notre Affaire à Tous), con il supporto di ClientEarth. La condanna si riferisce alla campagna di comunicazione dell’azienda intrapresa nel 2021 in occasione del cambio di nome da Total a TotalEnergies.
Le ONG ambientaliste hanno dichiarato all’Agence France-Presse che la sentenza costituisce “un importante precedente legale contro la disinformazione sul clima“. Greenpeace ha scritto in una nota: “È la prima volta al mondo che una grande compagnia petrolifera e del gas viene condannata dai tribunali per aver ingannato l’opinione pubblica con un greenwashing in merito al proprio contributo alla lotta contro il cambiamento climatico“.
Il 97% della produzione energetica di TotalEnergies provenie da idrocarburi
Sebbene TotalEnergies abbia investito più di qualsiasi altra grande azienda petrolifera mondiale nelle energie rinnovabili, con un portafoglio attuale stimato di 26 gigawatt di capacità lorda installata, oltre il 97% dei ricavi relativi allo scorso anno derivava da attività non sostenibili dal punto di vista ambientale, secondo quanto emerge dalle informative sugli investimenti verdi dell’UE.
Il commento delle ONG alla condanna a TotalEnergies per greenwashing
Edina Ifticene, attivista di Greenpeace Francia: «Con oltre il 97% della produzione energetica proveniente da idrocarburi e quasi l‘80% degli investimenti ancora concentrati sui combustibili fossili, Total continua ad aggravare la crisi climatica, pur sostenendo di contribuire alla sua risoluzione. La storica sentenza del tribunale vieta finalmente all’azienda di nascondere i danni che causa dietro tattiche di greenwashing».
Juliette Renaud, coordinatrice di Friends of the Earth France, ha dichiarato: «Ci auguriamo che la decisione del tribunale contribuisca a far luce sulla realtà delle attività di Total, mentre l’azienda continua a espandere le proprie attività nel settore petrolifero e del gas in tutti i continenti, in particolare in Africa, a costo di gravi violazioni dei diritti umani e danni ambientali e climatici irreversibili“.
“In particolare, – ha proseguito Renaud – Total è ostinatamente determinata a rilanciare il mega progetto di GNL in Mozambico, nonostante un contesto locale umanitario e di sicurezza allarmante. Il progetto da solo contribuirebbe a produrre tra 3,3 e 4,5 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente. È giunto il momento di costringere Total e altre grandi aziende del settore petrolifero e del gas a conformarsi alle raccomandazioni degli scienziati per porre fine allo sviluppo di nuovi progetti sui combustibili fossili».
Il tribunale ha ordinato a TotalEnergies e TotalEnergies Electricité et Gaz France:
- di cessare le affermazioni fuorvianti entro un mese, pena una sanzione pecuniaria di 10.000 euro per ciascun giorno di ritardo:
- di pubblicare la sentenza del tribunale sulla home page del sito web www.totalenergies.fr in modo visibile per 180 giorni.
TotalEnergies ha dichiarato che non avrebbe fatto ricorso contro la sentenza. L’azienda ha affermato che le conclusioni del tribunale riguardano solo tre paragrafi del sito web dedicati agli obiettivi di neutralità carbonica e non le campagne pubblicitarie di TotalEnergies Electricité e Gaz France relative alle offerte per i consumatori in Francia. Total si impegnata a sostituire i paragrafi con “una descrizione fattuale di ciò che TotalEnergies ha intrapreso finora” per ridurre le emissioni, giustificando così la decisione di non presentare ricorso.












