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Il MASE riparte dall’Africa per lo sviluppo di energia sostenibile

Dal Salone del Libro di Torino, il ministro Pichetto Fratin rilancia tre iniziative strategiche per promuovere l’energia pulita in Africa e il protagonismo giovanile nella lotta al cambiamento climatico.

Il MASE riparte dall'Africa per lo sviluppo di energia sostenibile
Credits: MASE

di Alessandro Petrone

Due iniziative lanciate durante la Presidenza italiana del G7 stanno entrando nella fase operativa, segnando un passo significativo nell’impegno dell’Italia per promuovere l’energia pulita in Africa. Si tratta di Energy for Growth in Africa e dell’Adaptation Accelerator Hub, progetti sviluppati in collaborazione con il Centro UNDP di Roma. Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha presentato questi progetti al Salone Internazionale del Libro di Torino, sottolineando l’importanza di un approccio integrato che unisca transizione energetica e adattamento climatico.

Progetti concreti per l’energia pulita in Africa

“Energia pulita e adattamento sono pilastri complementari dell’impegno tangibile dell’Italia nella sfida globale al cambiamento climatico”, ha dichiarato Pichetto. Con Energy for Growth in Africa, l’Italia sostiene la crescita verde dello Zambia attraverso il Cooma Solar Project, recentemente inaugurato. Questa iniziativa mira a mobilitare investimenti pubblici e privati per colmare il divario di accesso all’energia nel continente, promuovendo l’energia pulita in Africa.

Parallelamente, l’Adaptation Accelerator Hub fornisce assistenza tecnica ai Paesi partner per trasformare le strategie climatiche in progetti finanziabili. In collaborazione con l’Etiopia, l’Italia sta lavorando alla definizione di una strategia nazionale di adattamento, focalizzata su agricoltura resiliente e gestione delle risorse idriche. “La sinergia con UNDP rappresenta un modello virtuoso di cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile”, ha sottolineato Pichetto Fratin, evidenziando l’impegno italiano a rendere operative le decisioni del G7 in vista di COP30.

Youth4Climate: potenziare la leadership giovanile

Al centro del dialogo anche il futuro della diplomazia climatica: Youth4Climate, co-guidata da Italia e UNDP, riceverà un contributo finanziario potenziato per l’edizione 2025 della Call for Solutions, che sosterrà 50 nuovi progetti giovanili in tutto il mondo. Finora l’iniziativa ha supportato oltre 100 progetti in economie emergenti come India e Colombia. Grazie alla sua piattaforma digitale e alla nuova app, oggi riunisce una community globale di oltre 25.000 giovani. “Il coinvolgimento delle nuove generazioni è fondamentale per costruire un’azione climatica credibile, condivisa e trasformativa”, ha detto il ministro.

Nel 2024, il G7 ha riconosciuto Youth4Climate come modello di riferimento per l’inclusione giovanile nelle politiche climatiche. L’iniziativa continua a crescere sotto la guida del Centro UNDP di Roma, snodo strategico per i programmi congiunti su energia, finanza climatica e innovazione. Un percorso che guarda a COP30 come occasione per affermare una nuova cooperazione intergenerazionale e rafforzare il ruolo dell’Italia come partner credibile nella promozione dell’energia pulita in Africa e oltre.

Per approfondimenti sulla partnership tra Italia e UNDP, visitare il sito dell’United Nations Development Programme a Roma.

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About Author / Alessandro Petrone

Giornalista da oltre 20 anni, nel corso della sua carriera si è occupato di politica, economia, attualità e costume. Si è avvicinato al mondo dell’energia lavorando come ufficio stampa per multinazionali del settore e, da allora, si occupa assiduamente di temi legati alla transizione energetica, soprattutto nel settore automotive, e alle energie rinnovabili. E’ appassionato di tecnologia, informatica, fotografia e cucina con un passato da attivista LGBTQIA+.