Il Regno Unito presenta l’aereo a idrogeno liquido

L’Aerospace Technology Industry ha presentato un prototipo di velivolo commerciale da 279 posti, in grado di volare su rotte transatlantiche senza scalo e a zero emissioni di CO2

aereo a idrogeno liquido
Credits: ATI

di Andrea Barbieri Carones

FlyZero mira a realizzare un’aviazione commerciale a zero CO2 entro il 2030

(Rinnovabili.it) – Rullo di tamburi per FlyZero, progetto britannico che mira a sviluppare il primo aereo a idrogeno liquido per le lunghe tratte commerciali. L’iniziativa è stata presentata in questi giorni dall’Aerospace Technology Institute (ATI) di fronte alla platea del Jez Zero Council, presieduto dal ministro dei Trasporti britannico.

Il Jet Zero Council è frutto di una partnership tra aziende e Istituzioni, per portare allo stesso tavolo ministri e amministratori delegati. Lo scopo è di lanciare sul  mercato, nel giro di una generazione, un volo transatlantico a zero emissioni.

FlyZero, condotto da ATI e finanziato dal governo di Londra, ha sviluppato un prototipo di un aereo a idrogeno liquido, di dimensioni medie o medio-grandi visto che è in grado di trasportare 279 passeggeri. Può volare su lunghe distanze senza scalo. Sulle lunghissime distanze, invece, è richiesto uno scalo tecnico.

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Idrogeno significa zero emissioni di carbonio. E significa che un aereo potrebbe volare tra Londra e San Francisco senza sosta o volare tra la capitale britannica e la Nuova Zelanda con una sosta. Il tutto ala stessa velocità e con lo stesso confort degli aerei odierni.

“Questo progetto pionieristico per un aereo alimentato a idrogeno liquido […] ci avvicina di un passo a un futuro in cui le persone possono continuare a viaggiare e connettersi ma senza emettere CO2“, ha spiegato il ministro UK dei Trasporti, Grant Shapps.

Chris Gear, responsabile delll’iniziativa, ha sottolineato la visione rivoluzionaria di questo velivolo. “Il nostro jet di medie dimensioni è l’esempio di come sarà la mobilità del domani. E’ una nuova alba per il settore aeronautico, che porta reali opportunità per l’industria britannica. Quest’ultima può assicurarsi nuove quote di mercato, creando posti di lavoro altamente specializzati e attirando investimenti. Tutto ciò, raggiungendo gli obiettivi di sostenibilità imposti a livello internazionale”.

Un’altra tecnologia che decarbonizzerà il settore aereo è quello dei carburanti sostenibili a basse emissioni di carbonio e prodotti da materiali di scarto.

Giusto a inizio 2021, il governo britannico ha gettato le basi per diventare leader mondiale nella produzione di tali carburanti, lanciando una gara tra aziende e destinando un contributo di circa 18 milioni di euro per chi riuscirà a creare stabilimenti che nel paese trasformino i rifiuti in carburante per aerei.

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Il progetto reso noto dal governo per questo aereo a idrogeno liquido arriva dopo il meeting COP26 di Glasgow, che ha visto nuovi impegni globali per decarbonizzare il settore dei trasporti.

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