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Batterie delle auto elettriche ora hanno un “passaporto”: il caso KIA

KIA ha iniziato la fase di test sul battery passport che dal 2027 in Europa diventerà obbligatorio per le auto elettriche

Batterie delle auto elettriche ora hanno un
Immagine fornita da KIA

Qual è lo stato di salute delle batterie dell’auto elettrica? Per le automobili della KIA Motors a rispondere sarà un passaporto per certificare il livello delle celle. Un’innovazione che garantisce massima trasparenza e fornisce dati dettagliati in tempo reale. L’obiettivo è rendere sempre più accessibili le BEV, diminuendo le preoccupazioni sulla manutenzione ordinaria e la tracciabilità lungo l’intero ciclo di vita della batteria, incluso il riciclo. Il brand coreano è il primo in Europa a compiere questo passo, con il fine di rendere più semplice la manutenzione, ma anche più economica e consentire una seconda vita alle elettriche, con l’usato.

Battery passport europeo per auto elettriche

Con battery passports riusciamo ad avere informazioni precise sui reali benefici che possiamo offrire ai nostri clienti. Oltre a questi vantaggi concreti, primo tra tutti la maggiore durata della batteria, daremo maggior valore anche al rapporto di fiducia“, ha dichiarato Marc Hedrich, Presidente e CEO di KIA Europe. Oltre a testare pubblicamente un passaporto per le batterie, la casa automobilistica sudcoreana ha creato un’organizzazione interna che “andrà oltre i requisiti di legge, includendo dati aggiuntivi relativi alla sicurezza“.

Il Battery Passport è un documento elettronico introdotto dal Regolamento UE 2023/1542 sulle batterie e sui rifiuti di batterie. Dal 2027, un passaporto digitale per le batterie sarà obbligatorio nell’UE. I punti chiave del documento sono una dichiarazione e un’etichettatura obbligatorie, che includono informazioni sui componenti delle batterie e sulla percentuale di materiali riciclati.

Come funzionerà il battery passport di KIA

Per sviluppare la sezione dedicata al battery passport, KIA ha istituito una sezione interna dedicata, che raggruppa gli specialisti del gruppo, con l’intenzione di andare oltre ciò che chiederà la normativa UE sulla sicurezza delle batterie. La deadline è fissata a febbraio 2027, quando il brand dell’auto coreano prevede di fornire il servizio a tutti i modelli EV/HEV venduti in Europa.

IRispetto ai sistemi di monitoraggio convenzionali che misurano solo il SoH dell’intero pacco batteria o modulo, la ricerca di KIA raccoglie e visualizza i dati per ogni cella. Questa raccolta dati approfondita offre diversi vantaggi ai clienti. In questa fase di test è arrivata in Germania dalla casa madre, una KIA EV3, equipaggiata con un sistema Dukosi di monitoraggio delle celle batteria per effettuare il test. Il veicolo è in grado di monitorare e trasmettere i dati in tempo reale per ciascuna cella del pacco batteria e di inserirli nel passaporto digitale della batteria. Per compiere le opportune verifiche, sia i proprietari del veicolo, che i meccanici, gli enti istituzionali insieme anche ad altri soggetti, potranno accedere alle informazioni tramite il sistema di infotainment. Ed inoltre il sistema si aggiorna automaticamente dopo ogni intervento di riparazione. La sperimentazione è stata coordinata dalla Delft University of Technology, insieme a Hyundai Motor Group.

Vantaggi del battery passport

Grazie a questo sistema di KIA, si potrà agire con maggiore precisione nel monitoraggio della batteria, con riparazioni mirate su ogni singola cella. Ad esempio si può procedere con la sostituzione delle singole celle anziché di moduli completi, con un risparmio di tempo e denaro.
Questo livello di trasparenza permette di indirizzare con maggiore consapevolezza le decisioni sul riutilizzo e il riciclo delle batterie; inoltre, rende facile mantenere più a lungo sul mercato le batterie degli EV, riducendo gli sprechi.

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About Author / Paolo Travisi

Paolo Travisi ha iniziato il suo percorso da giornalista nel 2004, come redattore del network televisivo 7Gold, una palestra professionale incredibile in cui è diventato giornalista professionista, realizzando servizi tv, dalla cronaca alla cultura, e collaborando a programmi e talk condotti da professionisti quali Aldo Biscardi, Alessandro Milan, David Parenzo. In parallelo all'esperienza televisiva, ha iniziato a scrivere per Il Messaggero web, all'epoca guidato da Davide Desario (attuale direttore di Adn Kronos) e poi a scrivere di scienza, tecnologia e cultura anche per l'edizione cartacea. La passione per la scrittura e la scienza, lo ha portato a collaborare con la “storica” rubrica TuttoScienze de La Stampa, con interviste a scienziati italiani ed internazionali. Dalla scienza alla sostenibilità, con la collaborazione con Green&Blue di Repubblica. Per Rinnovabili scrive quotidianamente e con grande entusiasmo di mobilità elettrica, realizza test drive delle auto e video per le pagine social.