Car sharing: gli europei amano condividere l’auto

L’aumento dei costi di gestione dell’auto sta trainando una nuova mobilità. Berlino e Londra le capitali in cui l’auto condivisa è più diffusa, Roma e Madrid i fanalini di coda

Car sharing: gli europei amano condividere l’auto(Rinnovabili.it) – La Germania è divenuta il Paese europeo per eccellenza del car sharing: con una flotta di 2.300 veicoli “condivisi” nella sola capitale e 1200 a Monaco, la Nazione teutonica primeggia nella nuova classifica stilata da AlixPartners. La società ha presentato i suoi dati sul car sharing in occasione di Missione Mobilità, l’evento  da organizzato da AMOER – Associazione per una Mobilità Equa e Responsabile in questi giorni a Milano. Dalla ricerca effettuata AlixPartners emerge come il numero degli utenti e la flotta dei veicoli condivisi in Europa, e in Italia in particolare, siano destinati nei prossimi anni a crescere in modo significativo.

 

Dietro al crescente interesse e la conseguente diffusione c’è l’effetto dell’azione congiunta di alcuni fenomeni: la crescente urbanizzazione, la congestione delle città, l’aumento continuo del costo del carburante e delle spese di gestione della vettura e il palesarsi di nuovi costi aggiuntivi (ZTL, requisiti di circolazione, tasse). A ciò si aggiungono la minore propensione delle nuove generazioni a prendere la patente e  la minore disponibilità di reddito che rende i cittadini più sensibili ai costi di gestione.

 

E se Berlino domina la classifica (con 207.000 utenti iscritti al servizio), seguita da Londra (120mila utenti) e Parigi (105mila utenti), a Roma spetta invece un ultimo posto; la capitale con 120 veicoli e 2.500 utenti insieme a Madrid (8.000 utenti e 130 veicoli) risultano essere ancora in fase di star-up, sebbene nei primi mesi del 2014 abbiano preso avvio nuove iniziative destinate a imprimere una forte accelerazione. A livello nazionale il primato spetta a Milano che a fine 2013 poteva contare su una flotta di oltre 1.500 vetture e oltre 90mila utenti.

 

Il car sharing, come si evince ancora di più dalla ricerca di AlixPartners, indica concretamente in quale direzione stia andando la mobilità nei grandi centri urbani europei – evidenzia il Presidente di AMOER, Pierluigi Bonora -. Lo stesso studio mette poi l’accento su un dato preoccupante sul quale Missione Mobilità aveva non tanto tempo fa lanciato un allarme: il car sharing, in virtù della prevista maggiore diffusione, finirà per penalizzare le case automobilistiche, visto che il 51% degli interpellati sostiene di aver già evitato l’acquisto di una vettura nuova proprio grazie a questo nuovo modo di condividere gli spostamenti nelle città. E’ quindi più che mai necessario che i costruttori ripensino le proprie strategie di mercato allo scopo di trovare un giusto equilibrio tra le necessità di business, evitando così altre ricadute pesanti su tutta la filiera, e i cambiamenti di cui è oggetto la mobilità urbana”.  

 

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