IEA: per la diffusione delle auto elettriche imparate dal nord Europa

La IEA pubblica il report Nordic EV Outlook 2018: Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia costituiscono il terzo mercato mondiale per i veicoli elettrici

diffusione delle auto elettriche

 

Le strategie vincenti per la diffusione delle auto elettriche

(Rinnovabili.it) – Entro il 2030 il numero di veicoli elettrici nella regione del Nord Europa raggiungerà 4 milioni di unità, ossia oltre 15 volte la quota attualmente in circolazione: una crescita estremamente rapida da cui tutto il mondo dovrebbe imparare. A sostenerlo è l’Agenzia Internazionale dell’Energia IEA che ci regala oggi un focus sulle migliori strategie di supporto alla diffusione delle auto elettriche. Il nuovo rapporto IEA, dal titolo Nordic EV Outlook 2018, offre un’importante lezione su come accelerare la crescita dell’elettromobilità a livello mondiale, prendendo spunto da chi ha conseguito in questi anni i risultati migliori: Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia.

 

Con quasi 250.000 auto elettriche su strada alla fine del 2017, i cinque paesi possiedono attualmente circa l’8% delle e-car in circolazione a livello globale. Insieme rappresentano il terzo mercato mondiale per numero di vendite, dopo la Cina (regina indiscussa sui grandi numeri) e gli Stati Uniti (leggi anche La Cina spinge in alto le vendite di auto elettriche).

Le migliori performance appartengono a Norvegia, Islanda e Svezia, che possono anche vantare il rapporto più elevato di veicoli elettrici/popolazione. La Danimarca costituisce invece un caso a sé dal momento che la crescita del segmento elettrico, inizialmente buona, ha subito alcune flessioni importanti dal 2016 a seguito del cambio politico.

 

Cosa c’è dietro al successo nordico nella diffusione delle auto elettriche? Per prima cosa, una buona infrastruttura di ricarica: la regione può contare su circa 260mila punti di ricarica, di cui 16mila pubblici. È interessante notare è come la maggior parte di e-charger sia installata da privati, a livello domestico o sul luogo di lavoro. “Queste installazioni riflettono le preferenze degli utenti, sia persone fisiche che flotte aziendali, nell’utilizzare il veicolo durante il giorno ricaricandolo più frequentemente alla fine della giornata”, scrive la IEA. Nonostante la natura dinamica del mercato dei veicoli elettrici nei Paesi nordici, il settore rappresenta solo meno dell’1 per cento dei consumi totale di elettricità nella regione. Il merito va alla forte e resiliente infrastruttura elettrica nordica, progettata e gestita per soddisfare la domanda in tutto il territorio anche con condizioni meteorologiche estreme. Si dovrà, però, intervenire per garantire questa flessibilità anche nel futuro. Entro il 2030 infatti, la domanda di energia stimata per servire 4 milioni di auto elettriche dovrebbe essere di circa 9 terawattora (TWh), l’equivalente di circa il 2-3 per cento della domanda di elettricità prevista.

 

>>Leggi anche Auto elettriche: quanto incideranno sui consumi energetici dell’Italia?<<

 

Ovviamente è il supporto politico ad aver influenzato in modo significativo l’adozione dell’elettromobilità in tutti questi paesi. Il principale fattore è rappresentato dalle misure che riducono il prezzo di acquisto dei veicoli, ma si sono dimostrate efficaci anche quelle che abbassano le tasse di circolazione o gli incentivi locali quali parcheggi gratuiti o accesso alle corsie preferenziali.

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