Incentivi stellari decretano boom dell’auto elettrica in Norvegia

L’auto elettrica è esente dall’IVA, non paga il parcheggio, il traghetto, la ricarica e il pedaggio stradale. Ma dopo l’exploit arrivano le prime limature

Incentivi stellari boom auto elettrica in Norvegia -

 

(Rinnovabili.it) – L’auto elettrica è in boom esponenziale in Norvegia nel primo quarto del 2015. Il trimestre gennaio-marzo ha visto i cittadini norvegesi immatricolare 8.112 veicoli plug-in, una crescita del 40% rispetto ai 5.775 registrati nello stesso periodo dello scorso anno.

Questi numero rappresentano la più alta percentuale di immatricolazioni di e-vehicles al mondo. Secondo IHS Automotive, una società di ricerca che effettua analisi sul mercato dell’auto, il Paese nordeuropeo ha registrato auto elettriche per il 33,1% del totale. Si tratta di cifre che escludono le auto ibride senza sistema plug-in.

 


La Norvegia è una eccezione, molto più avanti anche rispetto ai suoi vicini europei. Il secondo della lista è l’Olanda, ma lì le auto elettriche costituiscono solo il 5,7% del totale immatricolato. Gli Stati Uniti, con lo 0.8%, fanno meglio di Francia e Germania (0,6%) e molto meglio della Cina, dove siamo allo 0,3% del totale.

Tuttavia è necessario chiedersi cos’abbia fatto la Norvegia che alle altre nazioni avanzate manca. La risposta è in una parola: incentivi. I norvegesi pagano tasse tra le più alte del mondo, ma ricevono enormi vantaggi per l’acquisto di auto elettriche. Esse sono esenti dall’imposta sul valore aggiunto (IVA) così come dalle tasse di acquisto, che in media in Norvegia fanno lievitare il costo del veicolo del 50%. Inoltre, non pagano il pedaggio stradale, le spese di utilizzo dei tunnel e le spese di trasporto in traghetto. Non basta: possono parcheggiare gratuitamente, effettuare liberamente la ricarica nei punti disseminati per le città e utilizzare le corsie degli autobus.

Incentivi stellari boom auto elettrica in Norvegia

 

Gli incentivi per l’auto elettrica in Norvegia hanno avuto talmente tanto successo che i regolatori hanno stabilito che è necessario ridurne una parte. Nel mese di maggio, tutti i maggiori partiti hanno convenuto che i proprietari di auto elettriche dovranno pagare metà della tassa di circolazione a partire dal 2018 e il 100% dal 2020. Le esenzioni dall’IVA verranno sostituite da una sovvenzione, che probabilmente sarà revocata nel corso del tempo. Alle autorità locali è affidata la scelta tra offrire il parcheggio gratuito, l’esenzione dal pedaggio e l’utilizzo delle corsie preferenziali.

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5 Commenti

  1. Sarebbe interessante capire come hanno risolto i problemi di ricarica (se ricarico a 2 KW con un 3KW di potenza nominale od ho bisogno di 2 contatori oppure devo montare un 4 KW con aggravio della spesa elettrica per i consumi domestici) o lo smaltimento/riciclaggio delle batterie. Se tutti i veicoli al mondo diventassero elettrici finiremmo oltre metà scorte di litio al mondo.

    • Effettivamente quello delle batterie è il problema delle elettriche.
      Comunque la questione dei kW in “contatore” è una cosa particolarmente italiana. Non è detto che in Norvegia la connessione a 3 kW sia lo standard, inoltre lo scarto fra le tariffe D2 e D3 è una cosa italiana.

        • Acquistare un’auto elettrica non deve significare solo risparmiare a tutti i costi.
          L’auto elettrica la puoi acquistare anche solo per eliminare una fra tutte le emissioni di un auto “normale” ovvero la tua che vai a sostituire.
          In ogni caso sono dell’idea che le auto elettriche non convengano non per le batterie e le scorte planetarie di litio (perché allora bisognerebbe parlare di quelle di petrolio, carbone e uranio e chi più ne ha più ne metta) ma solo per una non convenienza nel fattore di ricarica a livello di tempo di ricarica nello specifico (ci vogliono ore di ricarica per poche centinaia di km di autonomia) e per il numero di cicli di ricarica garantiti per le batterie mi sembra siano 1000 (li raggiungi in 3 anni, 36 mesi mettendola in carica ogni notte) dopodichè inizia a perdere efficienza quindi si riduce il numero di km che puoi fare con una ricarica.
          Chi mi dice che l’auto elettrica non è conveniente per me sta parlando di qualcosa che non conosce bene.
          L’auto elettrica conviene, tuttavia la tecnologia immatura la rende imparagonabile alle classiche auto con motore a scoppio

          • Il problema delle batterie (tempi di ricarica e obsolescenza) si risolve molto semplicemente: basta costruire le auto in modo che le batterie siano tutte uguali come forma, dimensioni e voltaggio, anche per marche diverse, e facilmente sostituibili. Nelle stazioni di servizio non si dovrà attendere la ricarica ma basterà lasciare la batteria scarica e montarne una carica.
            Questo sistema servirà anche a svincolare l’auto dalla tecnologia delle batterie, che sarà libera di evolversi nel tempo senza obbligare l’automobilista a cambiare spesso l’auto per stare al passo coi tempi.

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