Si definitivo alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina: il MIT pubblica le Faq sul progetto

Il Senato ha approvato il testo di conversione del DL 35/2023 per la costruzione del Ponte sullo Stretto. Nel frattempo il MIT ha pubblicato le risposte alle domande più comuni rivolte all’opera

Ponte sullo Stretto
Un modellino del Ponte sullo Stretto di Messina – credit: Ministero Infrastrutture Trasporti

La costruzione del ponte a campata sospesa più lungo al mondo partirà nel 2024

(Rinnovabili.it) – Dopo circa 50 anni di attesa la norma che propone la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina è Legge. Con 103 favorevoli, 49 contrari e 3 astenuti, il Senato ha approvato la conversione in legge del DL n.35/2023 recante disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria.

Non è il Ponte di Messina, è il Ponte degli italiani” ha commentato il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini in conferenza stampa. Ma gli italiani davvero cosa ne pensano del Ponte? Consapevoli dei molti dubbi sulla sua realizzazione a lungo rimandata, il MIT ha deciso di mettere in chiaro alcuni punti essenziali, rispondendo tramite Faq alle domande più ricorrenti sull’opera destinata a lasciare il segno, in un modo o nell’altro.

I numeri del ponte sullo Stretto

Sarà il ponte sospeso più lungo al mondo, con una lunghezza complessiva di 3.660 metri ed una campata di 3.300 metri. Attiverà oltre 100.000 posti di lavoro producendo un incremento della ricchezza su scala nazionale pari a 2,9 miliardi l’anno, equivalenti allo 0,17% del PIL. Sono questi alcuni dei numeri del Ponte sullo Stretto secondo quanto dichiarato dal MIT.

Il progetto tecnico ad oggi è costituito da 8.000 elaborati progettuali e prevede:

  • una lunghezza della campata centrale di 3.300 metri;
  • una larghezza dell’impalcato di 60,4 metri;
  • un’altezza delle torri di 399 metri;
  • un’altezza del canale navigabile centrale di 65 metri per il transito di grandi navi.
  • 6 le corsie stradali previste (3 per ciascun senso di marcia compresa la corsia di emergenza) e 2 binari ferroviari, per una capacità dell’infrastruttura pari a 6.000 veicoli/ora e 200 treni/giorno.

Il Ponte di Messina è stato progettato per resistere a terremoti di magnitudo 7,1 della scala Richter, con un impalcato aerodinamico di “terza generazione” stabile fino alla velocità del vento di 270 Km/h. “Grande attenzione è stata posta alle opere di collegamento: nel progetto definitivo sono previsti 20,3 km di collegamenti stradali e 20,2 km di collegamenti ferroviari”.

Dopo l’approvazione di lavori esecutivi, entro il 2024, dovrebbero bastare 6 anni per la sua realizzazione, creando un collegamento stabile tra il “Continente” e la Sicilia.

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Il costo del Ponte sullo Stretto sarà pari a 4,5 miliardi di euro, solo per l’opera di attraversamento. A questi dovranno aggiungersi i finanziamenti necessari per il completamento delle opere di collegamento sui due versanti e delle opere complementari quali stazioni ferroviarie e metropolitane di servizio.

Le risposte ai dubbi sul Ponte

Per mettere in chiaro alcuni punti fermi dell’opera, evitando di infiammare le inevitabili polemiche degli ultimi mesi, il Ministero dei Trasporti nel frattempo ha pubblicato sul proprio sito una serie di Faq in risposta alle domande più comuni rivolte alla costruzione del Ponte sullo Stretto.

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Ecco i quesiti raccolti.

Esiste già un progetto valido per la realizzazione del Ponte? VERO

Il progetto definitivo è stato approvato nel 2011 dal CdA della Società Stretto di Messina, dopo 40 anni di studi e ricerche. La soluzione prescelta è a campata unica, diventata all’avanguardia dal punto di vista ingegneristico e standard internazionale. La presenza di un progetto già valido velocizza i tempi di costruzione.

Il Ponte a campata unica è la soluzione preferibile? SI

Lo studio di fattibilità si è concluso nel 1986 stabilendo che la soluzione a campata unica era la preferibile. Nel 1997 il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha sancito che «il ponte sospeso sullo Stretto di Messina dalla luce centrale di 3330 metri possa essere realizzabile in piena sicurezza conservando la completa affidabilità funzionale». L’alternativa avrebbe comportato la realizzazione di piloni in mare, soggetti all’usura, alle forti correnti marine, ed all’incertezza del fondale. Anche il tunnel, in alveo e subalveo, non è stato ritenuto una soluzione ottimale in quanto presenta moltissime incognite tecniche di stabilità e tenuta, a causa dell’elevata sismicità dell’area dello Stretto e del rischio di frane e tsunami conseguenti a eventi sismici.

Il Ponte sullo Stretto è a prova di terremoto? SI

L’area dello Stretto di Messina, essendo una zona a rischio sismico, è stata oggetto di approfonditi studi dal punto di vista geologico, geofisico e geotecnico. Il Ponte è stato progettato sulla base di questi dati e tenendo conto che debba resistere ad eventi sismici di eccezionale intensità. La campata unica sospesa, inoltre, è per sua natura resistente in quanto si comporta come un pendolo con un periodo di oscillazione lunghissimo.

Il Ponte non resisterà ai forti venti dello Stretto. FALSO

L’azione del vento è la più cruciale in termini di sicurezza per una infrastruttura a campata unica. Per questo motivo il progetto è stato sottoposto a numerosi studi nelle gallerie del vento in Europa e Nord America. L’impalcato scelto resterà aperto al traffico fino a stradale fino a quando le raffiche di vento non raggiungano la velocità di 158,2 km/h, mentre il traffico ferroviario possa proseguire fino a quando le raffiche non raggiungano la velocità di 194 km/h.

Il Ponte ridurrà i tempi di transito nello Stretto? SI

Dato che la Sicilia è una delle isole più popolate al mondo, la presenza di un collegamento stabile per persone e merci, ridurrà notevolmente i tempi di percorrenza, del 50% per gli spostamenti ferroviari e del 70% per quelli stradali.

Il Ponte ostacolerà il transito delle grandi navi? FALSO

L’obiettivo del ponte è di ridurre i disagi e garantire continuità territoriale. Nel progetto si manterrà un franco di 65 metri in presenza di massime condizioni di carico e di 70 metri in assenza di treni e mezzi pesanti.

La diminuzione del traffico marittimo ridurrà l’inquinamento? SI

La drastica riduzione dell’inquinamento che deriverà dalla costruzione del Ponte costituisce uno degli aspetti più rilevanti del progetto dal punto di vista ambientale. L’infrastruttura avrà un ruolo chiave nella riduzione dell’inquinamento prodotto dai traghetti, talmente frequenti da rendere l’area d’interesse tra le più inquinate del Mediterraneo.

Il Ponte non apporterà miglioramenti socio- economici ai territori interessati. FALSO

L’infrastruttura ridurrà il divario tra il Meridione ed il resto d’Italia e d’Europa. La mancanza di un collegamento stabile penalizza la qualità dei trasporti, inoltre la realizzazione del ponte permetterà di riqualificare gran parte della rete ferroviaria e stradale.

Costa più non farlo che farlo? VERO

La mancata realizzazione del ponte ha già comportato il pagamento di penali ed indennizzi dovuti in esito ai contenziosi in essere fra lo Stato e gli aggiudicatari dei contratti di appalto caducati. L’esborso di risorse pubbliche a fronte di un’opera mai realizzatasi sarebbe dunque contrario ai principi di efficienza ed economicità dell’agire pubblico.

Il Ponte sullo stretto è una sfida Europea? VERO

Il Ponte sullo Stretto rappresenta un’opera strategica nell’ambito delle reti transeuropee di trasporto. La sua costruzione sarà funzionale al profilo di libera circolazione dei cittadini, inoltre costituisce un’azione chiave del Green Deal europeo e della strategia per una mobilità sostenibile e intelligente.

Il Ponte deturpa la bellezza del paesaggio che lo ospita. FALSO

La soluzione della campata unica è stata scelta per limitare l’impatto che la costruzione avrà su flora, fauna e fondali. Da questo punto di vista rappresenta un’infrastruttura sostenibile.

Le risposte integrali del MIT possono essere lette qui.

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1 commento

  1. Parlo da ingegnere. Mi piacerebbe sapere come verrà monitorato il ponte ed i costi per la sua manutenzione. Anche il ponte Morandi ,a sui tempo, era stato progettato e costruito da alte competenze tecniche. Sicuramente le risposte del MIT sono. Impeccabili . La teoria ,propedeutica di ogni grande opera, è fondamentale per avventurarsi nell’ innovazione, ma la pratica e la riuscita dell’opera è un dopo che si può verificare solo a posteriori. Mi auguro che i sostenitori abbiano ragione.

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