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Trasporto fluviale, il progetto Cristal per potenziare il passaggio delle merci

Trasporto fluviale, il progetto Cristal per potenziare il passaggio delle merci
Fonte Immagine Progetto Cristal

Tra i sistemi di trasporto alternativi alla gomma o via mare, l’Ue ritiene che si possano potenziare le vie navigabili interne, rendendole meno impattanti e competitive. Da qui è stato sviluppato il progetto CRISTAL, finanziato con un budget complessivo di 6,8 milioni di euro.
L’obiettivo è duplice. Aumentare la quota di trasporto merci di almeno il 20%, migliorare l’affidabilità dell’80% facendo test su tre siti pilota in Italia, Polonia e Francia. CRISTAL, inoltre, s’impegna a garantire una capacità dei sistemi navigabili interni del 50%, anche in caso di eventi meteorologici estremi, come siccità o inondazioni.

Trasporto fluviale: il progetto per l’Italia

In Italia, la fase sperimentale è stata condotta sul sistema idroviario Padano-Veneto, con ricerche e analisi condotti da diversi attori: AIPo, ENEA, Infrastrutture Venete e SOGESCA coordinati da Unioncamere, che coordina il pilot italiano del progetto e da Uniontrasporti, competence center del sistema camerale sui temi della logistica e della mobilità sostenibile.

Tecnologie messe in campo

  • Boe sensorizzate per monitorare la profondità dell’acqua e determinare il livello idrometrico. Questi dati sono stati utilizzati dai gestori delle infrastrutture, in combinazione con il loro sistema di supporto decisionale (DSS) RIS-Layer, per calcolare il livello dell’acqua sotto la chiglia delle imbarcazioni.
  • Monitoraggio infrastrutturale con sensori per controllo preventivo delle infrastrutture e la verifica della salute strutturale di quelle esistenti.
  • Piattaforma webGIS DSS di supporto decisionale, creata per aumentare la consapevolezza e promuovere la costruzione di capacità verso una gestione efficace e resiliente ai disastri.
  • Strumenti per la pianificazione delle risorse sincomodali e la preparazione delle operazioni cooperative, integrato nel sistema di gestione del corridoio sincomodale, cioè l’insieme degli asset per gestire e coordinare il trasporto di merci attraverso diverse modalità in modo flessibile e integrato.

Nel caso italiano sono state sviluppate soluzioni tecniche innovative in relazione al contesto dell’idrovia, come un Digital Twin e un sofisticato sistema digitale di gestione del corridoio, che implementa il concetto di sincromodalità tra idrovia e le altre infrastrutture di trasporto (ferro e gomma).
In particolare, è stata messo a punto un modello di previsione a 10 giorni della navigabilità, nelle sezioni più critiche del fiume Po, che utilizza dati elaborati sia da un modello statistico che da un modello di intelligenza artificiale, elaborato da ENEA.

Le previsioni di navigabilità, per ogni tratta del Po, sono comunicate agli stakeholder dell’idrovia attraverso un bollettino informativo specifico (smart bulletin) che, fornendo una visibilità sulle condizioni di navigabilità del Po, si propone come strumento fondamentale per una pianificazione del trasporto (merci o passeggeri) lungo la via d’acqua. 

Tecnologie e innovazioni degli attori

ENEA, oltre a sviluppare il modello di intelligenza artificiale per le previsioni di navigabilità, ha sviluppato una tecnologia che, utilizzando sensori in fibra ottica disposti sul fondale, consente di rilevare l’altezza dei depositi di sedimenti che vanno a ridurre la colonna d’acqua a disposizione per la navigazione, fornendo quindi le necessarie indicazioni per interventi mirati di manutenzione dei fondali.

Infrastrutture Venete ha invece realizzato uno studio di fattibilità per l’elettrificazione delle banchine lungo il canale Fissero-Tartaro-Canalbianco Po di Levante, in un’ottica di riduzione delle emissioni nei porti interni.

SOGESCA ha creato il “Manifesto per lo sviluppo sostenibile del Sistema Idroviario Padano-Veneto“, nato da un processo partecipativo che ha coinvolto stakeholder pubblici e privati per identificare le criticità attuali del sistema. Il Manifesto propone la necessità di un masterplan unitario per l’intero corridoio idroviario.

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About Author / Paolo Travisi

Ancora prima che giornalista, curioso per natura. Ha iniziato a scrivere per mestiere nel 2004, dapprima in tv, poi su giornali nazionali e web. Appassionato di scienza e tecnologia (ma non solo), ama scoprire nuovi argomenti di cui poter scrivere ed imparare. In questa avventura per Rinnovabili si occupa in particolare di economia circolare e mobilità sostenibile, e realizza i contenuti video per i social.