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Camion a guida autonoma sempre più vicini: successo per il test Iveco in Germania

Iveco ha testato sulle strade della Germania un camion a guida semi-autonoma che ha percorso con successo il percorso tra due punti di scambio

Camion a guida autonoma sempre più vicini: Iveco conduce test di successo in Germania
Fonte Immagine Iveco

Un camion che percorra la distanza tra due punti di distribuzione per la consegna della merce in modalità semi-autonoma. E’ l’obiettivo raggiunto da Iveco che in Germania ha testato con successo un progetto pluriennale, impiegando nuovi truck sviluppati in collaborazione con Plus. Ancora una volta c’è lo zampino dell’IA che ha aiutato l’azienda partner a sviluppare il software per l’autotrasporto autonomo.

Più sicurezza, meno consumi di carburante

La sperimentazione in strada ha evidenziato i significativi vantaggi della tecnologia, soprattutto in termini di efficenza, risparmio di carburante (quindi meno emissioni inquinanti) e maggiore sicurezza. La fase culminante del progetto si è svolta sulle strade pubbliche di Krefeld, dove un veicolo pesante Iveco montava il software di assistenza alla guida semi-autonoma implementato con l’IA da Plus.
Dopo mesi di test approfonditi e di convalida della tecnologia, il camion è riuscito ad ultimare il trasporto tra due magazzini a Krefeld e Hennef.

Un futuro più sicuro ed efficiente per la logistica

Secondo Marco Liccardo, Chief Technology & Digital Officer di Iveco Group, il test tedesco evidenzia che ci si stia avvicinando alla “commercializzazione di tecnologie di guida altamente automatizzata nel settore della logistica“. Logistica, che ovviamente dovrà sempre contare sul conducente, di cui diventerà un collaboratore prezioso, riducendone la fatidica quotidiana e supportandolo durante manovre complesse.

Vantaggi comprovati e impatto sul settore

Il progetto pilota ha confermato pienamente le aspettative, in particolare nel comportamento di guida costantemente sicuro, eccellendo nel mantenimento della corsia, nel cambio di corsia, nella guida adattiva e nella gestione di situazioni di traffico prevedibili. Le due aziende che hanno portato avanti il progetto, sono convinte che la tecnologia autonoma migliorerà l’ambiente di lavoro riducendo l’affaticamento.

Ma aiuterà anche ad affrontare la carenza di quasi 200.000 autisti in Europa; gap che si prevede possa raggiungere i 700.000 entro il 2028. Infatti, uno dei problemi critici per il settore del trasporto merci su gomma, è proprio la mancanza di personale qualificato per il trasporto delle merci, un tassello fondamentale per l’economia di ogni paese. Tra le nuove generazioni di europei, sono sempre meno i giovani che scelgono di intraprendere questa professione.

Tecnologia a bord del truck Iveco

Il camion a guida autonoma può contare sulla soluzione di guida altamente automatizzata basata sull’intelligenza artificiale di Plus, insieme a sensori avanzati come lidar, radar e telecamere. IVECO S-Way offre al conducente una visione a 360 gradi intorno al veicolo, aumentando sicurezza e comfort. La tecnologia di guida autonoma Plus è in grado di eseguire in modo sicuro e automatico le normali manovre di guida in autostrada, e può anche ridurre il consumo di carburante di circa il 10%, con conseguente diminuzione delle emissioni inquinanti.

La consegna del futuro: focus sulla guida autonoma

Si prevede che i camion a guida autonoma costruiti in fabbrica saranno disponibili commercialmente negli Stati Uniti entro il 2027 e successivamente in Europa, che rispetto agli States è indietro nell’aggiornamento del codice della strada sulla guida intelligente.

Per il prossimo futuro, gli autisti rimarranno in cabina, sia per motivi di sicurezza, ma soprattutto finché non sarà sviluppato un nuovo ecosistema che regoli la ricarica o il rifornimento. Inoltre i conducenti saranno sempre più qualificati per contribuire con la loro esperienza in altre aree. Ad esempio, nelle torri di controllo, che monitoreranno e supporteranno da vicino le operazioni quotidiane.

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About Author / Paolo Travisi

Ancora prima che giornalista, curioso per natura. Ha iniziato a scrivere per mestiere nel 2004, dapprima in tv, poi su giornali nazionali e web. Appassionato di scienza e tecnologia (ma non solo), ama scoprire nuovi argomenti di cui poter scrivere ed imparare. In questa avventura per Rinnovabili si occupa in particolare di economia circolare e mobilità sostenibile, e realizza i contenuti video per i social.