RAI: Cosa sareste disposti a fare per aiutare l’ambiente?

I rifiuti ed il riciclo al centro degli argomenti trattati durante la trasmissione RAI; quanto investire, dove smaltire e come aiutare l’ambiente aiutando noi stessi.

(Rinnovabili.it) – Riciclare, Recuperare e trasformare. Questa la tematica al centro dell’odierno appuntamento televisivo di Rinnovabili.it con le trasmissioni RAI UnoMattina. Nel corso della puntata di “Storie vere”è svolto un interessante dibattito sul tema della sostenibilità della nostra vita. Tra gli ospiti della giornata anche il direttore di Rinnovabili.it, Mauro Spagnolo, che in qualità di esperto di efficienza energetica e di sostenibilità, ha introdotto il fondamentale tema del riciclo. Il punto d’origine del dibattito è stato un interessante sondaggio pubblicato lo scorso mese sul nostro quotidiano: “Quanto saresti disposto ad investire per rendere la tua vita green?”, che trasferiva ai lettori la possibilità di scegliere il quantitativo economico (da 100 euro ad oltre 1000euro) che avrebbero potuto destinare a miglioramenti per l’efficienza energetica. Le percentuali emerse al termine della votazione sono assolutamente rincuoranti, posizionando gli investimenti maggiori al top della classifica.

Come sottolineato da Mauro Spagnolo durante la puntata, la maggior parte dei cittadini è perfettamente consapevole dell‘importanza del cambiamento, ma troppo spesso, le buone intenzioni non trovano sbocco negli interventi pubblici e nelle opere che dovrebbero rendere effettivi il cambiamento di stile di vita. La mancanza d’informazione ed il superficiale interesse a favore dell’ambiente di molte amministrazioni locali, trasmettono ai cittadini sfiduci nel sistema di gestione, soprattutto quando si parla di rifiuti. Inoltre, l’evoluzione tecnologica e la modernizzazione hanno portato ad un aumento esorbitante del numero di rifiuti, soprattutto a causa della vasta gamma di materiali che compongono la nostra quotidianità, materiali molto spesso superflui, ma che in un modo o nell’altro dobbiamo eliminare e dove possibile, riciclare.

Dunque un tema scottante quello del Riciclo, che ha coinvolto appassionatamente tutti gli ospiti della trasmissione RAI, e che ha dato poi spazio a tutte le pratiche virtuose presenti sul nostro territorio, che cercano di avvicinare cittadini e amministrazioni alla soluzione del problema rifiuti: produrre energia dagli scarti delle RSU dopo lo stoccaggio in discarica riducendo l’impiego dei combustibili fossili, la trasformazione dei materiali scartati in oggetti o abiti di design, l’installazione di “EcoPoint” per aiutare il cittadino sulle tematiche del riciclo, l’esperienza diretta di persone eco-sostenibili che hanno trasformato le proprie case ed il proprio stile di vita.

Se alla raccolta differenziata tradizionale siamo abituati (carta, plastica, alluminio, umido), troppo spesso ignoriamo o facciamo finta di non conoscere, tutte le altre numerose realtà che compongono il settore del riciclo dei materiali. Partendo dalle batterie esauste fino ad arrivare al recentissimo problema sullo smaltimento dei moduli fotovoltaici. Tra i numerosi ospiti della trasmissione anche il Responsabile della COBAT, l’azienda che da diversi anni si occupa di smaltire e riciclare le batterie, accumulatori e apparecchiature elettriche ed elettroniche giunte al termine della loro vita e che da pochissimi mesi, hanno fondato siglato un accordo per far nascere una filiera di smaltimento delle celle fotovoltaiche. Su questo problema si stanno muovendo anche altre associazioni, nel tentativo di dar vita al primo Consorzio Italiano, di recupero degli impianti solari fotovoltaici, che come sappiamo, una volta non più funzionanti, possono essere completamente riciclati in tutte le loro parti.

Intensa ed interessante l’appuntamento consueto di Rinnovabili.it con le trasmissioni RAI, argomenti più che mai d’attualità ed un’informazione a 360° sul mondo della sostenibilità, dell’ecologia e dell’efficienza energetica, nella speranza che possa presto raggiungere un equilibrio stabile per migliorare il mondo in cui viviamo ed avvicinarci a testa alta al famoso impegno dell’Europa 2020.

 

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