Nuove aree marine protette in Sardegna e in Sicilia

Si tratta di Capo Testa-Punta Falcone, in Sardegna e Capo Milazzo in Sicilia

aree marine protette
Foto di Luisella Planeta Leoni da Pixabay

(Rinnovabili.it) – L’Italia ha due nuove aree marine protette: si tratta di Capo Testa-Punta Falcone, in Sardegna, che si trova nel comune di Santa Teresa di Gallura (Sassari), e Capo Milazzo, in Sicilia, nel comune di Milazzo (Messina). In questo modo le aree marine protette nel nostro Paese passano a ventinove, più i due parchi sommersi (di Baia e Gaiola in Campania), coprendo una superficie che corrisponde a 233.891 ettari di mare. Proprio lunedì 21 maggio il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha firmato i decreti istitutivi delle due nuove aree marine protette, così come i relativi decreti di approvazione del regolamento che disciplina le attività consentite nelle diverse zone delle due aree marine.

“L’istruttoria tecnico-amministrativa, appena conclusa – scrive il Ministero dell’Ambiente -, ha visto il supporto tecnico dell’ISPRA e l’adesione degli enti locali, nonché processi di partecipazione del pubblico e degli stakeholder che hanno permesso una piena condivisione delle scelte: l’istruttoria, oltre a valutare le caratteristiche ambientali, ha tenuto conto delle caratteristiche socio-economiche dei territori”.

Per area marina protetta si intende un ambiente marino composto da acque, fondali e dai tratti di costa, che presentano un “rilevante interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fisiche, biochimiche con particolare riguardo alla flora e alla fauna marine e costiere e per l’importanza scientifica, ecologica, culturale, educativa ed economica che rivestono”. In testa tra le regioni italiane che accoglie più aree marine protette c’è ora la Sicilia, con sette siti protetti (Isola di Ustica, Isole Ciclopi, Isole Egadi, Isole Pelagi, Capo Gallo – Isola delle Femmine, Plemmirio e la new entry Capo Milazzo), seguita da Sardegna che ne ospita sei (Capo Carbonara, Penisola del Sinis – Isola Mal di Ventre,  Tavolara – Punta Coda Cavallo, Capo Caccia – Isola Piana, Isola dell’Asinara e la nuova Capo Testa-Punta Falcone) parimerito con la Campania, (Punta Campanella, Regno di Nettuno, Santa Maria di Castellabate, Costa degli Infreschi e della Masseta, Parco sommerso di Baia e di Gaiola).

“Le aree protette marine sono un inestimabile patrimonio naturalistico e culturale su cui l’Italia ha il dovere di puntare per il suo sviluppo in chiave sostenibile – secondo il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – Gli importanti risultati ottenuti in questi anni dall’Italia per la difesa della diversità biologica, fra i quali si annovera ad esempio il ritorno della foca monaca e le politiche attive avviate per la protezione della posidonia oceanica, pongono il nostro paese come guida in ambito europeo nella tutela degli ambienti e degli ecosistemi marini”.

>>Leggi anche Giornata della Biodiversità: 25 anni d’azione ancora insufficienti<<

Articolo precedenteLa corsa al gas naturale degli USA? Costerà più delle rinnovabili
Articolo successivoAuto elettriche: il V2G può far risparmiare miliardi sull’accumulo fisso

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!