Le grandi potenzialità del turismo “green”

Presentato l’8° rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo” alla presenza di istituzioni, stampa e aziende. Cresce la consapevolezza dell’importanza del settore dei viaggi a impatto zero

turismo sostenibile in italia

 

 

(Rinnovabili.it) – Il turismo sostenibile piace. Piace agli italiani e piace agli stranieri che vengono in Italia, che negli ultimi mesi sono in aumento. Ecco il tema chiave dell’8° rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo”, presentato a Roma alla presenza dell’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio per celebrare la 39° Giornata Mondiale del Turismo.

Un settore, quello del turismo green, che è sempre più conosciuto e percepito come importante tra gli italiani come indica anche un dato del rapporto: se nel 2011 il 63% aveva sentito parlare di questo segmento, quest’anno si è toccato quota 78%. Ma non solo: se 7 anni solo il 7% praticava questo tipo di turismo che per definizione “rispetta l’ambiente e cerca di ridurre il consumo energetico e di risorse del territorio, nel 2018 lo pratica un turista su 5, pari al 20% del totale.

L’evento, inserito nel calendario ufficiale mondiale del World Tourism Day Celebration (#WTD2018) promosso dalle Nazioni Unite (UNWTO), si è svolto anche in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e il Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, in partnership con Gruppo UNA e Protom.

 

I numeri del rapporto sono stati presentati da Elena dell’Agnese, presidente eletta del Corso di Laurea Magistrale “Turismo, territorio, sviluppo locale” presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. “Per il 48% degli italiani – spiega leggendo i dati – il turismo rappresenta un arricchimento culturale, mentre per il 44% e il 41% è una conoscenza (o esplorazione) e relax”.

Ad attrarre sono principalmente arte, storia, cultura, eventi (68%), natura e paesaggi (61%). Ossia gli elementi “forti” che hanno fatto crescere l’Italia turistica. Secondo i rilevamenti, nei prossimi dieci anni, la sensibilità per il turismo sostenibile e l’ecoturismo crescerà per il 63% degli italiani.

“Nel nord Europa premiano l’attenzione all’ambiente” ha aggiunto Giovanni Bastianelli, direttore generale Enit. “Ed è nostro dovere di italiani preservarlo e dovere dell’Enit promuoverlo e farlo conoscere nel mondo. Ma non solo le classiche città d’arte: vogliamo anche le piccole località della Penisola, ossia le destinazioni cosiddette secondarie. Che però secondarie non sono”.

 

Per Salvatore Micillo, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, “sono dati importanti quelli presentati oggi perché crediamo fortemente che l’ambiente rappresenti il fulcro per lo sviluppo del Paese, sia economico che occupazionale”.

Alessandra Pesce, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, ha dichiarato: “Il Rapporto esprime l’attenzione degli italiani verso la sostenibilità e il fatto di aver incardinato le competenze del turismo nel Ministero delle politiche agricole testimonia la volontà di valorizzare al massimo la nostra offerta ricettiva”.

Gianni Girotto, Presidente della X Commissione “Industria, commercio, turismo” presso il Senato della Repubblica, ha confermato che saranno stabilizzate le detrazioni fiscali per l’efficienza energetica a vantaggio del comparto turistico, con l’obiettivo di incentivare le strutture ricettive a impegnarsi contro gli sprechi di energia”.

 

Cresce l’attenzione verso il turismo sostenibile

I dati del Rapporto indicano anche che il “vincolo di sostenibilità” per un’area turistica rappresenterebbe una necessità o un’opportunità di crescita per il suo sviluppo economico, secondo ben l’88% degli utenti.

Cresce inoltre al 51% la percentuale di chi considera il turismo una possibile origine di danni all’ambiente, in particolare a causa della cementificazione e della speculazione edilizia (61%), dell’inquinamento (18%), e del grande affollamento in alcuni periodi dell’anno (14%). C’è poi il tema della spesa: il 46% sostiene di esserne disponibile a spendere fino al 20% in più per non danneggiare il luogo delle proprie vacanze (percentuale sopra la media delle rilevazioni degli ultimi 7 anni).

 

Per il 55% degli utenti è la presenza di pannelli fotovoltaici, per il 33% l’uso di sistemi per il risparmio elettrico e per il 29% quelli per il risparmio idrico. Ma i turisti sostenibili sono attenti anche ai servizi offerti e valutano positivamente menù biologici o a km 0 (37%) e raccolta differenziata (34%).

I trasporti? Quasi il 70% rinuncerebbe all’auto se la meta fosse raggiungibile in treno, settore dove in Italia si deve lavorare ancora tanto per migliorare; il 60% se sul posto ci fosse il car sharing e il 54% se potesse usare l’autobus per arrivare alla destinazione. Il 47% dichiara inoltre di aver già preferito il treno per motivi ecologici.

Secondo i dati del Rapporto, la percezione degli italiani è che siano gli enti e le associazioni a impegnarsi maggiormente per promuovere il turismo in Italia (67%), seguiti da privati (62%), regioni (57%), comuni (56%), stato (35%) ed Europa (21%).

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