Rinascere dalle macerie

Make It Right, l’associazione no-profit che sta ricostruendo la città di New Orleans dopo l’urgano Katrina, dando vita ad un Ecoquartiere sociale, ad alta efficienza energetica ed a basso costo.

Sette anni fà uno dei più devastanti uragani del nostro secolo, l’uragano Katrina, distrusse completamente la città di New Orleans, spezzando numerose vite e lasciando migliaia di famiglie senza casa ne lavoro. Nel 2007, due anni dopo quella terribile vicenda, la devastazione era rimasta tale e quale, quasi nessuna abitazione era stata ricostruita ed i pochi e solitari cittadini avventurieri che decisero di ritornare alla loro città, si limitavano a vivere in alloggi temporanei o roulotte. Visitando i luoghi del disastro, una delle più celebri star di Hollywood, decise di intervenire, fondando la “Make It Right”, un’associazione no-profitt che coinvolge esponenti internazionali del modo dell’architettura e del design, con lo scopo non solo di ricostruire la città, ma di dar vita ad un quartiere a basse emissioni, altamente efficiente e basato sulle dinamiche dell’edilizia sociale.

Nonostante possa apparire come una insolita trovata pubblicitaria, il progetto ha dato il via ad un processo di ricostruzione che ha portato oggi alla costruzione di numerose abitazioni esclusivamente realizzate secondo i principi della bioedilizia e del greenbuilding,  consentendo a numerose famiglie di tornare a casa. Le tecniche costruttive utilizzate per le nuove abitazioni, non hanno nulla da invidiare alle innovative realizzazioni dell’architettura contemporanea, aggiudicandosi anche il riconoscimento internazionale dell’associazione U.S. Green Building Council, che ha definito il nuovo insediamento come “uno dei più grandi eco-quartieri d’America”.

Ventun team di architetti hanno offerto volontariamente il loro contributo alla ricostruzione, realizzando edifici a basso impatto ambientale, dotati di tutti i comfort e dei più efficaci sistemi per la produzione energetica e la riduzione dei consumi, basandosi su tecniche costruttive molto più simili alla tradizione europea che a quella “usa e getta” delle costruzioni unifamiliari statunitensi.

Prevenire con intelligenza

Pur differenziandosi per il loro design, particolare che esula dalla tradizionale visione del quartiere americano composto da numerose villette a schiera praticamente uguali tra loro, l’involucro edilizio esterno è realizzato utilizzando le medesime tecniche costruttive, che consentono all’abitazione di guadagnare in termini energetici e, soprattutto di sicurezza. Le caratteristiche costruttive infatti, assolvono e superano i requisiti della FEMA-Federal Emergency Management Agency, ovvero l’agenzia federale americana di controllo e prevenzione delle emergenze, applicando aglòi edifici, accorgimenti semplici, ma estremamente importanti.

  • La sopraelevazione: tutte le case costruite nel nuovo ecoquartiere, sono sopraelevate rispetto al terreno di 1,5-2,5 metri, assicurando una preliminare protezione degli inquilini dalle inondazioni;
  • Infissi anti-uragano: il tessuto utilizzato per il rivestimento delle finestre si chiama “Hurricane Fabric”, ovvero una memebrana traspirante ma impermeabile all’acqua che evita le infiltrazioni interne, escludendo gli inevitabili problemi di condensa interna durante la stagione degli uragani;
  • Bioarchitettura per la struttura: il telaio strutturale ed i tamponamenti sono realizzati con un serie di starti sovrapposti tanto naturali quanto duraturi, in grado di resistere a venti superiori alle 130 miglia orarie.
  • Raccolta delle acque piovane: la prevenzioni dei danni causati da cicloni come Katrina, avviene anche evitando le locali inondazioni dovute alla dispersione dell’acqua piovana. Tutte le Make It Right sono dotate di due cisterne di accumulo di oltre 2.200 litri, dove vengono incanalate le acque provenienti dai tetti, dai giardini e dal sistema parete.
  • Locale anti-uragano: nel caso di fenomeni naturali inarrestabili, le case del nuovo quartiere saranno dotate di una speciale stanza sottotetto, appositamente progettata per proteggere gli abitanti della casa dalle piogge torrenziali.

L’efficienza energetica delle Make It Right è assicurata da divesri sistemi attivi e passivi, che consentono di ridurre i consumi e produrre energia.

  • Pannelli fotovoltaici: collocati sui tetti delle nuove abitazioni, consentono una produzione energetica di 2,7-3,0 kW, immediatamente a disposizione degli inquilini. Il surplus di energia viene venduto alla Smart Grid di quartiere, che ridistribuisce l’energia a secondo delle necessità ed abbassa i costi delle bollette.
  • Pannelli solari: posti sempre in copertura, riducono i consumi per il riscaldamento di oltre il 50%.
  • Certificazione Energy Star: tutti gli elettrodomestici ed i sistemi di illuminazione interna, rispettano questo marchio, una garanzia internazionale di efficienza energetica, che riduce i consumi oltre il 30%.
  • Bioedilizia per gli interni: oltre ad essere composto di isolanti esclusivamente naturali e di tamponamenti in cartongesso che utilizzano il 100% di carta riciclata, anche gli arredi e le vernici, possono vantare una esclusiva naturalezza, che assicura agli ambienti interni aria più sana.

Social Housing

Considerando le innumerevoli qualità green delle case Make It Right, la domanda sorge spontanea: come è possibile che persone che hanno perso tutto a causa dell’uragano, possano permettersi una casa di questo tipo? Ebbene, oltre alle donazioni dirette ed internazionali, ed alle sovvenzioni dello Stato, il sistema di finanziamento rispetta precisi canoni, anticipando prestiti per la realizzazione delle case, tali da non dover richiedere a ciascun futuro abitante, più di un terzo del suo stipendio. Una volta individuata la famiglia beneficiaria, l’effettiva costruzione, grazie al sistema modulare, avviene in  poco più di sei mesi.

Uno degli aspetti più interessanti del progetto “Make It Right” è la ricostruzione della comunità, attraverso la costruzione di scuole, spazi comuni, parco giochi ed una serie di orti pubblici destinati e gestiti dalla comunità, per un valore di autosostentamento, per quanto minimo, ma molto importante. I servizi di collegamento rientrano nel progetto Make It Right, ma non sono seguiti esclusivamente dall’amministrazione locale, per assicurare la realizzazione a tutti gli effetti di un eco-quartiere sicuro ed efficiente.

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