“AgriCULTURA e diritto al cibo” e Terra Madre, reti per il futuro

Quest’anno alla quarta edizione della manifestazione dedicata ad agricoltura sostenibile e alimentazione di qualità, si aggiunge l’iniziativa “Terra Madre Bergamo” organizzata insieme a Slow Food.

Agricultura e diritto al cibo
Foto di Ben Kerckx da Pixabay

(Rinnovabili.it) – La manifestazione Agricultura e diritto al cibo, dedicata ad agricoltura sostenibile e alimentazione di qualità, è arrivata alla quarta edizione. Nata a Bergamo (una delle 28 città firmatarie del Milano Urban Food Policy Pact) nel 2017, quando la città ospitò il G7 dell’agricoltura, quest’anno alla manifestazione si aggiunge l’iniziativa Terra Madre Bergamo organizzata insieme a Slow Food. Molti gli eventi in calendario (anche in modalità streaming) centrati su sostenibilità, filiera corta, sicurezza alimentare, food policy all’interno del tema generale di “Terra Madre Bergamo”: Cibo, Pianeta, Futuro, dove la parola biodiversità è presente in tutte le sue accezioni, simbolo della volontà di ridurre la nostra impronta sul Pianeta.

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L’edizione 2020 di “Agricultura e diritto al cibo” cade in un anno segnato dalla pandemia e dalla crisi economica. Una crisi sanitaria che si è trasformata in crisi alimentare. Il mancato accesso al cibo, inteso come cibo sano, è presente nella nostra società, nelle nostre città: Milano, Genova, Torino, Roma – solo per citarne alcune – riportano dati impressionanti. Si è diffusa la consapevolezza del legame indissolubile tra ambiente, economia e società, ma la percezione dei problemi cambia a seconda della situazione economica dei cittadini. Paolo Di Croce, segretario generale di Slow Food, ha raccontato in proposito un aneddoto illuminante: chiedendo se a Bogotà rispettassero il lockdown si sentì rispondere che no, non lo rispettavano “perché il Covid è un rischio, la fame è una certezza”. Non basta quindi la consapevolezza dei cittadini o di parti della società, serve una politica seria e di lungo periodo, una politica che sappia guardare lontano.

Cibo e sostenibilità sono concetti trasversali. Solo lavorando insieme – come esorta a fare “Terra Madre Bergamo” – si possono mettere a sistema politiche produttive e raggiungere risultati. In questo quadro è indispensabile fare rete e ritrovare il valore della comunità, perché dove c’è comunità c’è maggiore resilienza. La manifestazione “Agricultura e diritto al cibo” e “Terra Madre Bergamo” si pongono come un punto di partenza per fare rete, per mettere insieme tutte le persone, gli enti, le imprese che vogliono ripartire nella convinzione che un futuro diverso del cibo sia possibile. Alimentazione sostenibile intesa come cura del Pianeta, rispetto per l’uomo, solidarietà sociale.

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Negli ultimi cinque anni l’agricoltura si è rivoluzionata investendo tantissimo in sostenibilità: portiamo in Europa le nostre buone pratiche perché l’Italia è più avanti di altri su questi temi. Diventa sempre più necessaria – come vuole il consumatore – la tracciabilità di filiera per conoscere l’intero ciclo produttivo. Sta crescendo il numero di aziende che mette il codice QR in etichetta. Segno di un ricambio generazionale? Forse non è casuale che il numero di imprese agricole condotte da donne e giovani sia in crescita, e anche con ottimi risultati, convinti che l’innovazione apra la strada alla sostenibilità.

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