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PLANTOMYC, il sostituto della carne che deriva da sottoprodotti vegetali

PLANTOMYC crea dei sostituti della carne con una miscela di ingredienti a base vegetale e una biomassa proteica a base di funghi in grado di replicarne il gusto e la consistenza. Il modello di produzione è a rifiuti quasi zero, lo spreco alimentare è ridotto al minimo e l’uso delle risorse è efficiente

PLANTOMYC, il sostituto della carne che deriva dalle proteine di funghi
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Il progetto circolare di PLANTOMYC per sostituire la carne

PLANTOMYC, un progetto lanciato a gennaio 2025, è una delle ultime frontiere dell’innovazione alimentare. Con una miscela di ingredienti a base vegetale e una biomassa proteica a base di funghi crea dei sostituti della carne in grado di replicarne il gusto e la consistenza.

Rifiuti quasi zero

La sostenibilità e l’apporto nutrizionale equilibrato sono una priorità per PLANTOMYC, che ai impegna per un modello di produzione a rifiuti quasi zero, con lo spreco alimentare ridotto al minimo e un uso efficiente delle risorse.

Secondo i partecipanti al progetto, le proteine di origine vegetale hanno un impatto positivo sulla salute perché possono aiutare ad abbassare i livelli di colesterolo e i rischi di malattie cardiache. Sono inoltre una fonte di fibre, vitamine e antiossidanti e favoriscono una migliore digestione.

Dal punto di vista ambientale, il vantaggio è nell’avere un’impronta di carbonio inferiore alle fonti proteiche di origine animale.

Circolarità degli ingredienti

Il progetto punta sulla circolarità degli ingredienti attraverso tecniche di fermentazione innovative e il riuso degli scarti. L’obiettivo è ridurre al minimo gli sprechi alimentari e ottimizzare l’efficienza delle risorse.

Infatti utilizza sottoprodotti vegetali, ovvero ricicla l’amido di piselli (normalmente usato come addensante, stabilizzante e strutturante per i prodotti alimentari) e i cereali esausti (un residuo biologico ricco di fibre e di proteine, che si ottiene nella produzione della birra).

EIT Food South si occuperà della comunicazione per far conoscere il progetto in Europa. A tale scopo si è già svolto un incontro con la Commissione Europea.

Chi partecipa al progetto PLANTOMYC

Al progetto internazionale partecipa un consorzio di università, centri di ricerca e startup del settore alimentare, che da tempo sono impegnati negli studi per ottenere la carne da proteine alternative.

  • RISE – Research Institute of Sweden (Svezia)
  • University of Reading (Regno Unito)
  • KNAW – Koninklijke Nederlandse Akademie van Wetenschappen (Olanda)
  • BRØL Birrificio B Corp® (Danimarca)
  • Millow.co (Svezia)
  • Foodscale Hub (Serbia)
  • ATOVA Regulatory Consulting (Spagna)
  • SLU – Swedish University of Agricultural Sciences (Svezia)
  • Universidad de Navarra (Spagna)

Il progetto ha ottenuto un finanziamento europeo Horizon e il consorzio ritiene di riuscire a raggiungere risultati importanti nell’arco dei prossimi quattro anni.

Il passo successivo sarà l’accettazione da parte dei consumatori, ma le sfide più ardue riguardano la scalabilità tecnologica e la conformità normativa.

Se si raggiungeranno questi obiettivi, PLANTOMYC intende aprire la strada alla produzione proteica alternativa nell’Unione Europea.

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