Huawei e Dronetech, l’agricoltura si fa con i droni

Huawei e Dronetech hanno sviluppato in partnership nuove applicazioni da impiegare nell’agricoltura di precisione basata su IoT e 5G. La sperimentazione è in corso in Austria. I droni alimentati dall’intelligenza artificiale sono importanti fattori abilitanti per il futuro sostenibile dell’agricoltura. Tuttavia c’è ancora una difficoltà da risolvere: la copertura di rete

(Rinnovabili.it) – Partnership tra Huawei e Dronetech che hanno sviluppato insieme nuove applicazioni da impiegare nell’agricoltura di precisione basata su IoT e 5G.

Tecnologia e innovazione si confermano fondamentali per rendere più sostenibili i sistemi alimentari.

Sperimentazione in Alta Austria

Il progetto di Huawei e Dronetech si propone di facilitare le pratiche di agricoltura sostenibile in Austria. Nello specifico, la sperimentazione si svolge nel vigneto di Nussböckgut, una tenuta secolare nell’Alta Austria, e in un’area di coltivazione degli asparagi.

L’agricoltura di precisione è uno dei sistemi più accreditati quando di parla di sostenibilità in agricoltura legata anche al tema della sicurezza alimentare.

Digitalizzazione e innovazione tecnologica possono rendere i sistemi agricoli più sostenibili e più resilienti, oltre a permettere interventi tempestivi in caso di necessità.

Perché sia importante l’agricoltura di precisione lo spiega in sintesi David Hopf, CEO di Dronetech: «I droni alimentati dall’intelligenza artificiale sono importanti fattori abilitanti per il futuro sostenibile dell’agricoltura. In collaborazione con Huawei, abbiamo sviluppato una soluzione che non solo può ridurre in modo massiccio l’uso di pesticidi e fertilizzanti, ma anche migliorare l’efficienza dell’agricoltura e ridurre i costi del lavoro, rendendo più sostenibili le nostre catene di approvvigionamento alimentare».

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Copertura di rete, difficoltà di base

Introdurre in agricoltura i droni che utilizzano la tecnologia 5G presenta però una difficoltà tutt’altro che trascurabile: la copertura di rete (in Italia, ad esempio, è un problema serio per tutte le aree interne).

Attualmente le reti 5G sono progettate principalmente per utenti finali che si trovano principalmente a livello del suolo o al chiuso. La copertura di alta qualità per i droni, che volano a 50 metri dal suolo, deve ancora essere sviluppata.

Il progetto di Huawei e Dronetech sta entrando nella fase denominata “Digital Sky”. Oltre al 5G, che fungerà da base per l’analisi dell’intelligenza artificiale in tempo reale, Huawei fornirà servizi di cloud computing.

I droni di Dronetech, dotati di telecamere e sensori ad alta risoluzione, acquisiranno le immagini. I dati verranno elaborati dall’intelligenza artificiale e in tempo reale metteranno i risultati a disposizione degli utenti.

Grazie a questa tecnologia gli agricoltori possono rilevare la presenza di insetti, monitorare lo stato delle colture e lavorare con grande risparmio di acqua, di pesticidi e di fertilizzanti.

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Condivisione dei servizi

Un aspetto interessante del progetto di Huawei e Dronetech è la possibilità di condividere i servizi. In pratica i diversi utenti – agricoltori, comuni, aziende o privati – possono noleggiare i droni e le soluzioni di intelligenza artificiale e impiegarle per usi diversi, come l’ispezione di pannelli solari, la gestione del traffico o il rilevamento dello stato delle linee elettriche.

Monitorare la crescita delle piante in tempo reale consente di migliorare il raccolto, la resa e la qualità dei prodotti: ottimi motivi per spingere sulla trasformazione digitale e sul potenziamento delle infrastrutture, in particolare del 5G.

Erich Manzer, Deputy CEO di Huawei Austria, ha dichiarato a tale proposito che «il 5G è stato sviluppato per tre aree principali di applicazione: per larghezza di banda elevata, bassa latenza e per connettere milioni di dispositivi. L’utilizzo di droni in combinazione con AI e 5G può risolvere molte operazioni ad alta intensità di risorse come la manutenzione o il monitoraggio di certe aree».

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