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Etichette dei prodotti alimentari, una valutazione degli standard di sostenibilità

Le etichette dei prodotti alimentari riportano gli standard di sostenibilità? Esistono molti marchi di qualità, o sedicenti tali. Non sempre è facile scegliere quelli realmente migliori. Le certificazioni di sostenibilità non sono un dettaglio secondario bensì una bussola per orientare positivamente le proprie scelte

Etichette dei prodotti alimentari, una valutazione degli standard di sostenibilità
Immagine di Rinnovabili generata da AI

Come influenzare positivamente il mercato

Le etichette dei prodotti alimentari riportano gli standard di sostenibilità?

L’Università di Utrecht (Germania) ha partecipato a una valutazione degli standard di sostenibilità delle etichette di prodotti alimentari internazionali utilizzati nel mercato olandese.

I risultati della valutazione sono stati inseriti nella apposita guida stilata da Milieu Centraal, un sito che aiuta i consumatori a orientarsi tra le miriadi di etichette presenti sui prodotti alimentari.

Etichette di sostenibilità, una bussola per orientare le scelte

Esistono molti marchi di qualità, o sedicenti tali. Non sempre è facile scegliere quelli realmente migliori. Milieu Centraal analizza le etichette di diversi prodotti alimentari per scoprire la verità sulla qualità, sulla trasparenza e sull’affidabilità e soprattutto sulla reale sostenibilità di un marchio.

Se i consumatori vogliono migliorare la loro consapevolezza ambientale e sociale, le certificazioni di sostenibilità – riconoscibili dai loghi – non sono più un dettaglio secondario ma diventano invece una preziosa bussola per orientare le proprie scelte.

13 marchi che fanno la differenza

Milieu Centraal presenta diverse categorie merceologiche (non solo alimentari) in cui i marchi sono selezionati in base al rispetto dell’ambiente, del benessere degli animali, della salute delle persone, delle condizioni dei lavoratori.

René Verburg e Pita Verweij, due ricercatori del Copernicus Institute of Sustainable Development dell’Università di Utrecht, hanno valutato in particolare gli standard di sostenibilità dei prodotti provenienti dai paesi tropicali, tra cui caffè, tè, cacao, frutta e verdura.

Dopo un periodo di valutazione di un anno, gli esperti hanno selezionato tredici marchi che hanno prodotto risultati molto ambiziosi in termini di sostenibilità: quelli che fanno davvero la differenza per l’alimentazione e per l’ambiente.

Il metodo di ricerca

22 esperti indipendenti hanno valutato circa 80 standard in 11 gruppi di prodotti.

I 13 marchi risultati più sostenibili sono: ASC, Beter Leven 3 stelle, Demeter, EU-biologisch, EKO-NL 3 stelle, Fair for Life, Fairtrade, Fair Trade Certified, MSC, Pro Terra, Rainforest Alliance, RSPO, Sustainable Rice Platform.

Confrontando gli standard di sostenibilità si possono individuare i progressi compiuti e le sfide ancora da affrontare. Come spiega VerWeij, «questa conoscenza aiuta i decisori politici, i rivenditori e gli altri attori della catena del valore a migliorare le pratiche nelle catene di fornitura globali».

Perché le etichette dei prodotti alimentari sono importanti?

Le etichette permettono di identificare i prodotti alimentari che rispettano standard di sostenibilità riconosciuti a livello internazionale: in un mercato enorme sono una preziosa scorciatoia informativa.

Come hanno sottolineato i ricercatori di Utrecht, le etichette più “ambiziose” indirizzano i consumatori verso scelte che sostengono attivamente l’ambiente e le comunità locali.

Molti standard di sostenibilità, come quelli sui prodotti tropicali, hanno un approccio olistico che va oltre il semplice impatto ecologico. Ad esempio:

  • biodiversità e qualità del suolo e dell’acqua – il rispetto di questi standard garantisce che la produzione alimentare non impatta sulla salute del Pianeta;
  • condizioni di lavoro e reddito dignitoso – si tratta di standard di sostenibilità sociale, che troppo spesso non vengono rispettati. Sono quelli che assicurano un compenso equo ai lavoratori, specie quelli delle catene di approvvigionamento globali (come caffè, tè, cacao e frutta tropicale);
  • impatto sulle comunità locali – significa promuovere lo sviluppo socio-economico delle aree di produzione, contribuendo a un impatto positivo complessivo sul territorio e sulla società locale.
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About Author / Isabella Ceccarini

Europeista sostenitrice dell’Italia, non ama i confini mentali e geografici. Di formazione umanistica, è curiosa delle novità e affascinata dalla contaminazione tra saperi diversi. Giornalista da più di trent’anni, ha lavorato a lungo come caporedattore per un trimestrale di politica universitaria e ricerca. Ha scritto a quattro mani il libro Perché l’università. Riflessioni sull’etica del sapere che raccoglie pensieri e interviste a esponenti di spicco del mondo dell’istruzione superiore e di organizzazioni internazionali. Ha collaborato con diverse case editrici alla stesura di libri e cataloghi per mostre ed eventi occupandosi di progettazione e coordinamento editoriale. È attenta ai temi etici di cui ha scritto per il mensile della Società San Vincenzo de’ Paoli e ha fatto parte della giuria del Premio letterario Città di Castello nella sezione riservata ai giovani. Organizza e modera tavole rotonde su temi che spaziano dalla salute all’agricoltura, nonché corsi di formazione per i giornalisti. Ha ideato e condotto due eventi per il format #leparolevalgono di Treccani. Dal 2017 è entrata a far parte del team di Rinnovabili dove si dedica in particolare all’agrifood ma ama anche allungare lo sguardo ai temi ambientali. Per Rinnovabili progetta e conduce Agrifood Forum, evento annuale sulla sostenibilità alimentare.