5 cose da sapere verso la Conferenza ONU sull’acqua 2023

L’Organizzazione delle Nazioni Unite sta preparando la Conferenza sull’acqua 2023 e, in questo percorso, ha definito 5 questioni fondamentali che è importante tutti conoscano

Conferenza ONU sull’acqua 2023
Foto di Andreas Gücklhorn su Unsplash

(Rinnovabili.it) – La Conferenza ONU sull’acqua 2023 si avvicina: dal 22 al 24 marzo questo importante momento di discussione affronterà un tema cruciale per gli anni e le generazioni a venire. Il tema dell’accesso all’acqua sta alla base della costruzione di uno sviluppo sostenibile, e per questa ragione l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha voluto pubblicare un elenco delle 5 cose fondamentali che occorre sapere, quando si parla di giustizia idrica. 

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1) Siamo di fronte a una crisi idrica globale

In tutto il mondo migliaia di persone non hanno accesso all’acqua potabile: sono più di 800.000 quelle che muoiono ogni anno per una serie di malattie legate ad acque non sicure, mancanza o precarietà dei servizi igienici e pratiche igieniche scadenti. 

Con l’aggravarsi dei cambiamenti climatici la domanda di acqua continua a crescere: la Conferenza ONU sull’acqua 2023 dovrà rendere conto a circa 4 miliardi di persone che, in tutto il mondo, per almeno un mese all’anno soffrono di grave carenza idrica. 

2) Acqua e clima sono legati in maniera indissolubile

Crescono sempre di più gli effetti dei cambiamenti climatici che hanno a che fare con l’acqua, dalle inondazioni alle siccità, passando per gli eventi climatici estremi. La loro incidenza minaccia lo sviluppo sostenibile, la biodiversità e la possibilità per le persone di accedere ad acqua e servizi igienici adeguati. 

L’ultimo rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale  ha rilevato che i rischi legati all’acqua stanno subendo una crescita molto accelerata, basti pensare che dal 2000 le inondazioni sono aumentate del 134%, la durata delle siccità del 29%. 

Il ruolo della Conferenza ONU sull’acqua 2023 sarà valorizzare questa risorsa nelle politiche per il clima: proteggendo le zone utili può migliorare la nostra capacità di stoccare carbonio, praticando un’agricoltura sostenibile si può ridurre lo stress idrico, così come migliorando le infrastrutture igienico-sanitarie si può ampliare l’accesso a questa preziosa risorsa. 

3) Dopo quarant’anni servono impegni coraggiosi sul tema

Nel corso della Conferenza ONU sull’acqua 2023 verranno decisi una serie di impegni per “agire e affrontare le grandi sfide che circondano l’acqua”, come spiegato da Li Junhua, Sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari economici e sociali (DESA) e del Segretario generale dell’evento.

In quest’occasione decisori politici e governi di tutto il mondo si riuniranno per costruire strategie per raggiungere gli obiettivi internazionali, primo tra tutti il sesto Obiettivo di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. 

Tra i suoi impegni, la Conferenza ONU sull’acqua ha l’obiettivo di far partire nel 2023 un’Agenda d’azione sull’acqua che contenga non solo tutti gli impegni volontari assunti, ma anche il progresso verso il loro raggiungimento.

4) Serve concentrarsi su 5 aree chiave

La Conferenza ONU si baserà su 5 nuclei tematici fondamentali legati all’acqua: acqua e salute, riferito all’accesso ad acqua potabile sicura e servizi igienici puliti; acqua per lo sviluppo sostenibile, per valorizzare questa risorsa nella produzione di energia e cibo, alla base dello sviluppo economico e umano; acqua per il clima, la resilienza e l’ambiente, guardando ai mari, alla biodiversità e al clima, per ridurre il rischio delle catastrofi; acqua per la cooperazione, per immaginare una cooperazione transfrontaliera sul tema nell’ambito dell’Agenda 2030; decennio per l’acqua, per accelerare il raggiungimento degli obiettivi per il 2030. 

5) Come dare un contributo?

Il tema dell’accesso all’acqua riguarda tutti e tutte. Mentre nel corso della Conferenza ONU sull’acqua i decisori politici prenderanno impegni per costruire soluzioni, ognuno ogni giorno può compiere delle azioni per perseguire gli stessi obiettivi. 

Si può trattare di ridurre gli sprechi idrici in casa, partecipare alle pulizie dei corsi d’acqua o impegnarsi a sensibilizzare circa la connessione critica tra servizi igienici, igiene e mestruazioni, rompendo un importante tabù in luoghi collettivi come scuole, posti di lavoro o comunità locali. 

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