Standard ESG: l’UE vuole monitorare le agenzie di rating

Per il presidente della European Securities and Markets Authority (ESMA) bisogna fare chiarezza sui meccanismi attraverso cui un prodotto o un’azienda vengono ritenuti sostenibili dalle società di valutazione finanziaria, al fine di aiutare gli investitori a capire dove indirizzare le proprio risorse.

Agenzie di rating
Credits: RoboAdvisor da Pixabay

Per ridurre il rischio di greenwashing da parte delle agenzie di rating, l’ESMA lavora sugli standard ambientali per gli investimenti ‘verdi’.

 

(Rinnovabili.it) – Il presidente della European Securities and Markets Authority (ESMA), Steven Maijoor, ha lanciato un allarme sulle attività delle agenzie di rating, responsabili di non supervisionare a dovere le aziende e i prodotti finanziari esposti ai cambiamenti climatici. Nello specifico, secondo Maijoor, le società di valutazione (il cui compito è formulare giudizi sulla solidità e la solvibilità delle aziende che emettono titoli sul mercato finanziario) dovrebbero supportare il mercato nell’eliminazione del cosiddetto greenwashing.

 

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I gestori patrimoniali, negli ultimi anni, si sono rivolti sempre di più alle cosiddette agenzie di rating ESG (Environmental, Social, Governance), vale a dire quelle società di valutazione che tengono conto del cosiddetto investimento responsabile (IR) delle aziende che, oltre a perseguire gli obiettivi tipici della gestione finanziaria, tengono in considerazione aspetti di natura ambientale, sociale e di governance. Al contempo, tra gli investitori si è sviluppata una certa sensibilità ‘climatica’ che li spinge ad evitare il più possibile di investire denaro in imprese che contribuiscono al cambiamento climatico. Secondo Maijoor, però, la supervisione dei rating ESG è tutt’altro che ottimale.

 

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“La mancanza di chiarezza sulle metodologie che stanno alla base di questi meccanismi di valutazione non aiuta gli investitori a confrontare efficacemente gli investimenti che sono definiti sostenibili, contribuendo così al rischio di greenwashing”, ha dichiarato Maijoor. Quindi, se i rating ESG sono utilizzati dagli investitori come strumento per orientare i loro investimenti, le agenzie di rating ESG devono essere regolamentate e supervisionate in modo appropriato dalle autorità del settore pubblico.

 

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Per tale ragione, l’ESMA, insieme alle istituzioni europee (specie quelle del settore assicurativo e bancario), sta cercando di codificare gli standard a cui le imprese dovranno attenersi quando dichiarano di commercializzare prodotti che dichiarano di avere caratteristiche ESG. Nello specifico, si tratta di standard europei in grado di garantire la trasparenza degli investimenti e delle obbligazioni ‘verdi’ per quanto riguarda il profilo ambientale, sociale e di governance. A tal fine, l’ESMA avvierà una consultazione pubblica entro la fine di marzo su specifici requisiti di divulgazione.

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