Giornata Mondiale dell’Alimentazione: le nostre azioni sono il nostro futuro

Aumentare la consapevolezza sull’impatto ambientale, economico e sociale dei cibi che mangiamo, rispettando la propria salute e quella del pianeta. Nel giorno del suo 74esimo anniversario, la FAO promuove la Giornata Mondiale dell’Alimentazione.

Giornata Mondiale dell'Alimentazione
Credits: Ervin Gjata da Pixabay

Fame Zero, questo l’obiettivo della Giornata Mondiale dell’Alimentazione promossa dalla FAO

 

(Rinnovabili.it) – È in corso a Roma, presso la sede della FAO, la cerimonia di apertura della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Nella sala plenaria della sede romana dell’Agenzia ONU, sono presenti il Presidente del Consiglio italiano, i ministri del Nicaragua, Timor Est, Mali, i viceministri della Finlandia e degli Emirati Arabi Uniti, il Direttore Generale della FAO e il Presidente del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo, tutti impegnati per raggiungere l’obiettivo della Fame Zero e promuovere a livello globale i principi di una alimentazione sana e, soprattutto, accessibile a tutti.

 

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione coincide con l’anniversario della fondazione della FAO (16 ottobre 1945) e quest’anno coinvolge ben 150 paesi nel mondo, ognuno dei quali ha organizzato eventi e attività divulgative per promuovere consapevolezza e azione rispetto all’obiettivo della Fame Zero, uno dei 17 goal per lo Sviluppo Sostenibile introdotti nell’Agenza 2030. La cerimonia romana si concluderà con lectio magistralis dell’economista Jeffrey Sachs, che parlerà dello stretto legame tra un’alimentazione sana e lo sviluppo sostenibile.

 

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“Le nostre azioni sono il nostro futuro”, questo lo slogan con cui l’ONU cerca di sensibilizzare sulle attuali condizioni dell’alimentazione globale, in cui oltre 820 milioni di persone non hanno abbastanza da mangiare ma, contemporaneamente, un terzo del cibo prodotto finisce nella spazzatura. Il diritto al cibo, ricorda la FAO, è inserito nelle carte costituzionali di oltre 20 paesi e circa 145 stati hanno ratificato il Patto Internazionale sui Diritti economici, sociali e culturali del 1966, che richiede di introdurre apposite leggi sul diritto a un’adeguata alimentazione.

 

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione arriva poco dopo il lancio del rapporto 2019 su Lo Stato dell’Alimentazione e dell’Agricolturaun documento corposo in cui non solo l’Agenzia ONU mette in luce i punti critici della food supply chain e definisce una roadmap per un serio monitoraggio della filiera del cibo, ma sottolinea come anche nella fase di consumo si producano enormi sprechi, dovuti principalmente ad acquisti che superano il reale bisogno quotidiano. Questo, ovviamente, avviene soprattutto nei Paesi più ricchi, fra cui appare anche l’Italia.

 

Infatti, come messo in luce nel 2018 dall’osservatorio dell’Università di Bologna Last Minute Market, nel nostro paese il consumo domestico registra circa il 50% dello spreco, buttando nella spazzatura circa 36 chili di alimenti pro capite. Fra i cibi sprecati, al primo posto ci sono i prodotti ortofrutticoli, seguiti dal pesce, dal pane e dai latticini.

 

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Per questa ragione, la FAO richiede l’impegno di tutti e con il suo slogan ha fornito materiali e supporto a governi, istituzioni, scuole e settore privato per sensibilizzare sul tema e fornire spunti di azione. Contro lo spreco e per un’alimentazione più sana e a prova di cambiamenti climatici, la Giornata Mondiale dell’Alimentazione ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sull’impatto ambientale, economico e sociale dei cibi che mangiamo, rispettando la propria salute e quella del pianeta.

 

 

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