Nasce dal progetto Biocouture di Suzanne Lee, l'idea di sfruttare i microrganismi per produrre una speciale pelle d'origine vegetale per dare forma ai vostri abiti più trasgressivi
La tecnica consiste nel far crescere all’interno di una vasca contenente una soluzione zuccherina al tè verde una coltura mista di microrganismi che sono in grado di fermentare il glucosio presente nella soluzione producendo, come metabolita, delle microfibrille di cellulosa. Dopo due o tre settimane si forma così una pellicola flessibile di circa 1,5 cm di spessore, che può essere rimossa dal liquido ed utilizzata per plasmare un abito o, se posta ad asciugare, essere tagliata e cucita. Il materiale, che può essere tinto o stampato come qualsiasi altro tessuto, possiede un enorme vantaggio ambientale: può essere compostato nel momento in cui non lo si vuole più utilizzare. Unico svantaggio il materiale risulta essere al momento super assorbente, ma i ricercatori stanno già lavorando per renderlo resistente all’acqua, sempre grazie all’utilizzo dei batteri.