Le zone umide hanno un’importanza determinante per l’equilibrio ambientale. Forniscono servizi ecosistemici, sono il luogo ideale per molte specie animali e vegetali e riducono l’impatto della siccità, oltre a ad accumulare gli eccessi di nutrienti derivanti dall’uso di fertilizzanti: sono quindi un alleato fondamentale dell’agricoltura

I servizi ecosistemici delle zone umide
Le zone umide sono aree che hanno evidentemente un elevato livello di umidità e comprendono tipi di habitat diversi: laghi, paludi, torbiere e aree inondate naturali e artificiali.
Per la loro importanza, dal 1971 sono tutelate da una convenzione internazionale (Convenzione di Ramsar), insieme alle specie migratrici che da esse dipendono.
In Italia esistono 57 siti Ramsar e altri 8 in fase di designazione, che rappresentano le zone umide più importanti del Paese.
Le zone umide e l’ambiente
Nelle zone umide l’acqua può essere dolce o salata in distese naturali o artificiali, permanenti o temporanee.
La loro importanza per l’equilibrio ambientale è determinante perché:
- si caratterizzano per la grande biodiversità sia animale che vegetale;
- sono il luogo ideale per la nidificazione e per la sosta degli uccelli migratori;
- immagazzinano grandi quantità di carbonio, quindi hanno una funzione rilevante nella mitigazione del cambiamento climatico;
- rappresentano una barriera contro l’erosione delle coste;
- contribuiscono a regolare il livello delle acque e quindi a prevenire le inondazioni, nonché a trattenere i sedimenti, i nutrienti e le sostanze tossiche.
La Primavera delle Oasi
Un’ottima occasione per visitare le zone umide in Italia è la Primavera delle Oasi, una manifestazione organizzata nei weekend dal 21 aprile al 5 giugno – culmina infatti con la Giornata Mondiale dell’Ambiente – dal WWF, che vuole ricordare così l’importanza dei servizi ecosistemici per il benessere delle persone.
La Primavera delle Oasi è anche un momento per ribadire quanto sia importante difendere la biodiversità non solo per noi ma anche per le generazioni che verranno.
Le Oasi, infatti rappresentano da più di 50 anni il più grande progetto di conservazione del WWF. Ognuna di esse è un luogo di difesa delle specie e di sviluppo sostenibile, oltre ad essere anche un sito privilegiato per insegnare ai visitatori a conoscere e apprezzare il valore della natura.
Regolazione delle risorse idriche nel Lago di Alviano
L’Oasi WWF Lago di Alviano (TR) si trova lungo il corso del fiume Tevere svolge un servizio fondamentale per la regolazione delle risorse idriche e della loro qualità.
Le zone umide agiscono come un filtro naturale per le acque, dove le piante acquatiche e la vegetazione contribuiscono a trattenere sedimenti e inquinanti, come quelli agricoli.
Le Oasi fluviali, invece, sono le naturali arterie idriche che garantiscono la disponibilità idrica sia alla natura sia alle persone.
In tempi di cambiamento climatico caratterizzato da eventi estremi, le zone umide regolano il flusso idrico e riducono l’impatto della siccità, oltre a ad accumulare gli eccessi di nutrienti derivanti dall’uso di fertilizzanti: sono quindi un alleato fondamentale dell’agricoltura.
Zona umida con area didattica a San Giuliano Milanese
Nell’area di San Giuliano Milanese, nei pressi del fiume Lambro, è nata l’Oasi del Maresco – Pontile grazie al programma RiPartyAmo. È un’area umida di circa un ettaro alimentata dall’acqua in uscita dal depuratore.
Qui sono stati piantati oltre 2mila alberi e arbusti per realizzare un bosco asciutto, un bosco umido e per inserire anche aree prative e arbustive.
Infine, una piccola zona didattica è pensata per far comprendere alle persone l’importanza delle zone umide e della biodiversità.