Rinnovabili • 10 anni dall’Accordo di Parigi: a che punto è la lotta contro la crisi climatica? Rinnovabili • 10 anni dall’Accordo di Parigi: a che punto è la lotta contro la crisi climatica?

Da Parigi a Belém: 10 anni di azione climatica dopo l’Accordo di Parigi

GCoM e C40 presentano il primo rapporto che racconta gli obiettivi raggiunti e le azioni intraprese a 10 anni dalla firma dell’Accordo di Parigi

10 anni dall’Accordo di Parigi: a che punto è la lotta contro la crisi climatica?
Immagine Creata con IA

In occasione del decimo anniversario dell’Accordo di Parigi, il Global Covenant of Mayors for Climate and Energy (GCoM) e il C40 Cities Climate Leadership Group hanno pubblicato un rapporto che celebra un decennio di azioni trasformative da parte di città e regioni all’avanguardia nella lotta contro la crisi climatica. 

A che punto sono le città?

In attesa della COP30 a Belém, il report “Da Parigi a Belém: un decennio di leadership climatica locale”, presentato a Parigi lo scorso 23 giugno, mette in luce come l’azione climatica a livello locale rappresenti oggi una nuova speranza per il movimento climatico globale, grazie a interventi concreti e tangibili.

L’Accordo di Parigi del 2015 ha rappresentato un momento cruciale per i 195 Paesi firmatari, fissando obiettivi chiari e scadenze precise per affrontare la crisi climatica. Tuttavia, il successo dell’iniziativa dipende in larga parte dall’effettiva implementazione delle politiche concordate, un compito che vede le città e le realtà urbane in prima linea.

Ma, a dieci anni da quell’accordo storico, a che punto sono oggi città e Regioni nel percorso verso gli obiettivi climatici?

Dare potere alle città

Secondo il rapporto di GCoM e C40, nell’ultimo decennio, i governi locali sono andati oltre le promesse, ottenendo risultati che migliorano la qualità della vita dei cittadini, proteggono le popolazioni vulnerabili e promuovono la giustizia climatica.

Partendo dagli obiettivi prefissati, il documento ripercorre le azioni concrete attraverso cui sindaci, leader locali e le loro reti urbane hanno trasformato le promesse climatiche in risultati tangibili: aria più pulita, nuovi posti di lavoro, infrastrutture resilienti e comunità più inclusive.

“Dieci anni fa, proprio in questa città, abbiamo fatto la storia”, ha dichiarato il Sindaco di Parigi Anne Hidalgo. “Fin dall’inizio, le città hanno dimostrato che la crisi climatica può essere affrontata creando posti di lavoro, migliorando la salute pubblica, potenziando i servizi pubblici e rafforzando le comunità”.

“Il nuovo rapporto mostra quanto lontano siamo arrivati: ciò che iniziò come un ambizioso incontro all’Hôtel de Ville è diventato un movimento globale di oltre 13.000 città. Guardando verso la COP30 a Belém, dobbiamo ribadire ciò che l’ultimo decennio ha dimostrato: dare potere alle città non è un’opzione  è essenziale per raggiungere gli obiettivi di Parigi.”

Da Parigi a Belém: un decennio di leadership climatica locale

Dal rapporto emerge un’analisi dettagliata degli impegni climatici presi a livello urbano e che viaggia di pari passo con gli NDC (Contributi nazionali volontari): 

  • Tra i Paesi aderenti alla coalizione CHAMP, sottoscritta alla COP28, alcune città hanno fissato obiettivi a breve termine che, se raggiunti, colmerebbero il 37% del divario tra le attuali NDC e una traiettoria compatibile con l’Accordo di Parigi.
  • Oltre 13.700 città e regioni stanno pianificando e attuando strategie climatiche ambiziose a sostegno dell’Accordo di Parigi tramite il GCoM e la Under2 Coalition.
  • Le città del C40 (quasi 100 delle maggiori città mondiali) hanno ridotto le emissioni pro capite del 7,5% tra il 2015 e il 2024.
  • Le città hanno comunicato oltre 2.500 progetti climatici, per un valore complessivo di 179 miliardi di dollari, che necessitano di investimenti: una prova concreta dell’esistenza di soluzioni scalabili.
  • L’azione locale si sta accelerando attraverso trasporti puliti, soluzioni basate sulla natura, gestione dei rifiuti, transizioni giuste, resilienza urbana e finanza inclusiva.
  • La Coalizione CHAMP, ora sostenuta da 75 governi nazionali, sta integrando la leadership climatica subnazionale nei quadri politici globali.

Governance multilivello come motore del progresso

Negli ultimi dieci anni è emerso un potente motore del progresso climatico: la governance multilivello. Questo approccio consente di tradurre obiettivi e strategie nazionali in azioni scalabili a livello urbano e locale, rivelandosi una leva efficace per trasformare gli impegni globali in risultati concreti per le comunità.

Il prossimo passo per amplificare l’azione locale sarà garantire un accesso equo e diretto ai finanziamenti per il clima urbano. In questo contesto, la COP30 di Belém rappresenta un punto di svolta cruciale per sbloccare risorse, consolidare partnership e mobilitare la volontà politica necessaria a portare su scala globale le soluzioni locali già sperimentate con successo. Come sottolinea Mark Watts, direttore esecutivo di C40 Cities, “questo rapporto testimonia cosa sia possibile realizzare con un’azione climatica guidata dalle città e centrata sulle persone”. La COP30 sarà il punto di svolta per mobilitare i finanziamenti essenziali alle città e per dare il via ad azioni climatiche più rapide e più eque. 

Nel riflettere sul percorso da Parigi a Belém, il rapporto è sia una celebrazione che un invito all’azione. Il messaggio è chiaro: il futuro dell’azione climatica è locale, e le città non sono semplici partecipanti, ma partner fondamentali. “Ora, con la COP30 all’orizzonte, il mondo deve investire nella loro leadership e accelerare la transizione verso un futuro giusto, resiliente e sicuro per il clima”, conclude il rapporto.

Scarica QUI il rapporto completo.

Rinnovabili •

About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.