MTG S1 avrà una missione finora senza precedenti ossia la previsione a brevissimo termine di tempeste, che hanno un’evoluzione sempre più rapida a causa dei cambiamenti climatici.

L’Europa ha compiuto un passo importante per la resilienza agli eventi estremi del clima con il lancio del satellite Meteosat di Terza Generazione Sounder 1 (MTG-S1). Il primo luglio, un razzo Falcon 9 della SpaceX ha messo correttamente nella sua traiettoria il nuovo satellite Meteosat (MTG) S1.
Dopo aver dispiegato i panelli solari, indispensabili per la produzione di energia necessaria al funzionamento della strumentazione di bordo, il satellite si sta spostando verso la sua posizione finale: l’orbita terrestre geostazionaria a 36.000 chilometri di altitudine. Ciò gli permetterà di orbitare alla stessa velocità con la quale il pianeta ruota su sé stesso, rendendolo praticamente fisso rispetto a una determinata area della superficie, l’Europa e il Nord Africa, in questo caso.
La previsione degli eventi estremi del clima
MTG S1 avrà una missione finora senza precedenti ossia la previsione a brevissimo termine di tempeste, che hanno un’evoluzione sempre più rapida a causa dei cambiamenti climatici. Ciò grazie a uno strumento che scansionerà ogni 30 minuti circa 2000 lunghezze d’onda dello spettro infrarosso termico per determinare temperatura, umidità e gas traccia. Questo permetterà di prevedere fenomeni intensi di instabilità prima che si formino le nuvole. Questa tecnologia consentirà anche il “nowcasting”, vale a dire le previsioni giornaliere e a brevissimo termine.
Sul satellite è presente anche uno strumento che fa parte del programma Copernicus dell’Unione Europea. Lo strumento è Sentinel 4, prima missione a monitorare la qualità dell’aria in Europa e Nord Africa grazie allo spettrometro che opera nell’ultravioletto visibile prossimo all’infrarosso. Questo traccerà i gas rilevanti per la qualità, tra i quali quelli presenti i piccole quantità e quelli inquinanti come il biossido d’azoto, l’anidride solforosa e la formaldeide. Il monitoraggio avverrà ogni 60 minuti.
Sentinel 4 completerà il quadro dei dati forniti dalle missioni Sentinel 5 a bordo dei satelliti MetOp di seconda generazione che si trovano in orbita bassa eliosincrona, ossia passano per i due poli del pianeta compiendo un giro completo ogni 90 minuti circa e riescono ognuno a monitorare tutta la superficie terrestre in 24 ore.
Inoltre, Sentinel 4 è parte di una più vasta cooperazione internazionale, che prevede il sensore coreano Gems a bordo del satellite Geostationary Korea Multi-Purpose Satellite–2B (GEO-KOMPSAT-2B), lanciato nel 2020 per raccogliere dati sull’Asia, e lo statunitense Tempo della NASA, a bordo dell’Intelsat 40e, lanciato nel 2023 per il Nord America.