La Giunta lombarda ha approvato le modalità di attribuzione della monetizzazione dell'energia gratuita

Come per l’Umbria anche in Lombardia i grandi impianti idroelettrici generano benefici per il territorio. Sia sotto il profilo puramente energetico, cedendo gratuitamente parte della produzione, che sotto quello economico. E come per la Regione umbra anche per quella lombarda è arrivato il momento di fare i conti, ripartendo le risorse generate.
Oggi, infatti, la Giunta lombarda, su proposta dell’assessore a Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica, Massimo Sertori, ha approvato le modalità di attribuzione della monetizzazione dell’energia gratuita. “Con la delibera adottata – spiega l’amministrazione in una nota stampa – si conferma che le somme della monetizzazione saranno trasferite ai Comuni interessati i quali provvederanno a destinarle ai beneficiari secondo i criteri e le indicazioni contenute”.
Idroelettrico in Lombardia, cosa dice la legge?
La legge regionale n. 23 del 2019 ha introdotto l’obbligo di fornitura energetica gratuita per le grandi derivazioni idroelettriche in linea con quanto predisposto a livello nazionale. Nel dettaglio il provvedimento ha previsto che i titolari di concessioni per grandi derivazioni idroelettriche, a partire dal 2020, forniscano energia elettrica gratuita alla Regione nella misura di 220 kWh per ogni kW di potenza nominale media di concessione.
Questa energia è destinata ai servizi ed edifici pubblici, come le Residenze Sanitarie Assistenziali, gli istituti scolastici, le infrastrutture sportive, le biblioteche, gli impianti di illuminazione ecc.
In alternativa alla fornitura energetica la legge prevede che la Giunta regionale, con propria deliberazione, disponga la monetizzazione, anche integrale, dell’energia da fornire. Delibera che è arrivata stamane.
“Con l’atto approvato – spiega Sertori – abbiamo confermato il criterio di ripartizione straordinario delle risorse già adottato per l’anno 2020 e consistente nell’assegnazione a tutti i territori interessati dalle grandi derivazioni la medesima quota di fornitura dell’energia gratuita fissata nella misura del 70″.
“Va ricordato – aggiunge l’assessore – che le Amministrazioni comunali beneficiarie di un contributo superiore a 20.000 euro, sono tenute a destinare almeno il 5% delle risorse attribuite alle Residenze Sanitarie Assistenziali pubbliche o private accreditate presenti nel loro territorio, limitatamente ai posti letto accreditati e contrattualizzati nel Servizio sanitario nazionale”.
I prossimi passi? Entro il 30 novembre dovranno essere erogati gli importi corrisposti ai beneficiari dalla individuati dalla delibera.
“A tutela dei cittadini e dei territori – conclude Sertori – la delibera prevede la rendicontazione, entro il 30 giugno dell’anno successivo, delle risorse assegnate”.