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Colmato il divario tra previsioni meteo e andamento del clima

Gli istituti di modellistica climatica e il Deutscher Wetterdienst hanno lanciato un progetto congiunto per l'elaborazione di una nuova iniziativa di modellizzazione.

Previsioni meteo e modelli climatici sempre più vicini
Immagine creata con IA

di Erminia Voccia

Il modello meteorologico ICON viene utilizzato per le previsioni meteo a medio e breve termine e per le simulazioni climatiche a lungo termine. Finora, le diverse applicazioni del modello matematico erano separate. Integrarle è stato oggetto di studio di un gruppo di ricercatori e i primi promettenti risultati di tale iniziativa sono stati appena pubblicati sulla rivista scientifica Bulletin of the American Meteorological Society.

La ricerca congiunta tra previsioni meteo numeriche e modelli climatici

I modelli numerici di previsione meteorologica esprimono la Terra in forma matematica. l modello climatico e di previsione meteorologica ICON, sviluppato dal Max Planck Institute for Meteorology, dal Deutscher Wetterdienst, il servizio meteorologico nazionale tedesco, e da altri partner, è disponibile in diverse configurazioni, a seconda dell’applicazione.

Le configurazioni del modello ICON condividono le stesse dinamiche ma differiscono nelle parametrizzazioni fisiche e nell’accoppiamento delle componenti del sistema Terra a seconda che siano impiegate per le previsioni meteo o per le applicazioni climatiche. La ragione è questa: le previsioni meteo richiedono un’elevata risoluzione spaziale e temporale e possono trascurare gli effetti sul lungo termine, come lo spostamento di calore nell’oceano. Al contrario, la ricerca climatica considera i processi su una scala temporale più lunga e raccoglie le informazioni in arrivo dalle componenti più lente del sistema climatico, come appunto l’oceano. In questo caso, la risoluzione spaziale è meno precisa.

Alcuni settori della ricerca scientifica, ad esempio la valutazione dell’impatto regionale del surriscaldamento globale causato dall’uomo, necessitano sempre di più che il divario tra previsioni meteo e modelli climatici sia progressivamente colmato. Oggi è possibile farlo grazie ai supercomputer. I ricercatori del Max Planck Institute for Meteorology e del Deutscher Wetterdienst ci hanno provato. Nel 2020, infatti, gli istituti di modellistica climatica e il Deutscher Wetterdienst hanno lanciato un progetto congiunto per l’elaborazione di una nuova iniziativa di modellizzazione.

I progressi della ricerca scientifica

La loro iniziativa punta a sviluppare dei modelli accoppiati ICON, (ICON XPP—eXtended Predictions and Projections), di previsioni oceaniche e meteorologiche operative per diversi giorni, previsioni climatiche fino a 10 anni e proiezioni climatiche. Attualmente, i modelli accoppiati sono ancora in fase di sperimentazione ma lo studio costituisce una base importante per lo sviluppo futuro della ricerca congiunta tra previsione meteorologica numerica e clima. Nel lungo termine, questi progressi potrebbero entrare a pieno titolo nel portafoglio operativo delle previsioni meteorologiche.

I risultati dello studio saranno inclusi nel prossimo report del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC). Gli scienziati sono impegnati ora a elaborare una risoluzione standard del modello per le previsioni meteorologiche. Per il momento, non è ancora possibile farlo per gli studi sul clima nel lungo periodo. Quanto emerso fino a questo momento consente però di esplorare, ad esempio, il ruolo dei vortici oceanici su piccola scala nelle variazioni meteorologiche e climatiche.

QUI la ricerca pubblicata sulla rivista Bulletin of the American Meteorological Society.

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