Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile presentano il dossier sui comuni italiani che ospitano insediamenti a rischio d’incidente rilevante
Il questionario aveva lo scopo di scoprire la realizzazione o partecipazione dei comuni a periodiche esercitazioni, del recepimento da parte degli stessi comuni delle informazioni contenute nei Piani d’emergenza esterni redatti dalle prefetture competenti, della pianificazione urbanistica che tenga conto del rischio esistente. E si scopre così che, se il 94% dei Comuni ha recepito le indicazioni contenute nella scheda informativa redatta dal gestore dell’impianto, così come previsto dalla legge in 104 sono state individuate nelle “aree di danno” strutture vulnerabili e/o sensibili, di queste nel 18% dei casi sono presenti scuole, nel 13% centri commerciali, nell’8% strutture ricettive turistiche, nel 7% luoghi di culto, nel 2% ospedali.
“E’ di fondamentale importanza – spiega Simone Andreotti Protezione civile di Legambiente – che tutti gli attori coinvolti – dalle aziende produttrici all’insieme dei soggetti istituzionali che hanno l’onere di predisporre politiche di prevenzione e di gestire eventuali emergenze – facciano la propria parte per rispettare la legge con precisione”.