Il settore britannico delle bevande gassate e dei succhi di frutta si impegna a ridurre il packaging e l'uso di fertilizzanti inquinanti in Brasile, da dove provengono le arance utilizzante per la produzione delle bevande alla frutta
Un’analisi del Defra ha calcolato l’impronta ambientale del settore delle bevande britannico calcolando l’emissione di circa 4,5 mln di tonnellate equivalenti di CO2, rilasciata anche dal trasporto dei 3 milioni di arance consumate ogni anno per la produzione di bevande alla frutta, la maggior parte delle quali provenienti dal Brasile. Da qui l’idea di esportare le buone pratiche di coltivazione insegnando ai coltivatori brasiliani ad utilizzare fertilizzanti a basso contenuto di carbonio, iniziativa che da sola, come si legge nel rapporto del Defra “Best Foot Forward”, potrebbe portare al calo del 20% delle emissioni.
“Una mossa che oltre a ridurre l’inquinamento potrebbe aiutare l’economia a ripartire”, ha dichiarato il ministro David Heath.