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Salute, il climate change ci sta portando indietro di 50 anni

Un team di esperti internazionali lancia l’allarme: "Il cambiamento climatico è un’emergenza medica"

Salute, il climate change ci sta portando indietro di 50 anni

 

(Rinnovabili.it) – Il climate change sta mettendo in serio rischio tutti i progressi raggiunti sul fronte della salute degli ultimi 50 anni. Ad affermarlo è un team di ricercatori internazionali che, dalle pagine di un ricco rapporto, indaga ed approfondisce il legame esistente tra salute umana e cambiamento climatico. Oggi giorno i fenomeni meteorologici estremi, come inondazioni e ondate di calore, stanno rapidamente aumentando il rischio di malattie infettive, cattiva alimentazione e stress. E in alcune zone del mondo gli stili di vita aggravano una situazione di per sé già complicata: città sempre più inquinate – spiegano gli scienziati – in cui le persone lavorano per lunghe ore e senza aver tempo o possibilità per camminare, andare in bici o rilassarsi, stanno minando la salute di cuore, vie respiratorie e mente. Nei Paesi in via di sviluppo il verdetto è ancora più grave, come sta dimostrando in queste ore il Pakistan o le oltre 2000 morti in India causate da continue ondate di calore.

 

La relazione è stata redatta dalla commissione sul cambiamento climatico e la salute creata da Lancet /UCL, una collaborazione di decine di esperti di tutto il mondo che gode del sostegno di Margaret Chan, capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

“I cambiamenti climatici rappresentano un problema sanitario importante, spesso trascurato nei dibattiti politici”, ha spiegato il professor Anthony Costello, direttore dell’Institute of Global Health dell’UCL e co-presidente della commissione. E se già oggi gli effetti si fanno sentire pesantemente, provate solo ad immaginare cosa succederebbe non se non venissero prese contromisure per fermare il global warming. I ricercatori ricordano infatti che continuando al ritmo attuale, la temperatura media terrestre è destinata a crescere di ben 4 gradi centigradi: due gradi oltre la soglia su cui vogliono impegnarsi le nazioni di tutti il mondo e 2,5 in più rispetto all’obiettivo chiesto dal mondo scientifico.

 

Le conseguenze? Siccità, inondazioni, tempeste e innalzamento del livello del mare, elementi che comporterebbero “effetti molto gravi e potenzialmente catastrofici per la salute umana e la sopravvivenza umana”, ha aggiunto Costello. Il rapporto afferma che nell’impatto del climate change sulla salute si debbano distinguere effetti diretti e indiretti: i primi sono legati agli eventi meteorologici estremi, mentre i secondi ai progressi cambiamenti nei modelli di diffusione delle malattie infettive, dell’inquinamento atmosferico, di insicurezza alimentare e malnutrizione, nelle migrazioni e nei conflitti. “Il cambiamento climatico è una emergenza medica”, ha aggiunto Hugh Montgomery, co-autore del rapporto. “Richiede pertanto una risposta d’emergenza che utilizzi le tecnologie già oggi disponibili”.