Greenpeace pubblica l’inventario delle sostanze pericolose che potrebbero essere rilasciate dalla nave della Costa Crociere e compromettere salute umana e ambiente
Una situazione che per la responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace, Vittoria Polidori, “non permette di effettuare stime apprezzabili dei rischi per l’ambiente”. Per l’associazione ambientalista, se la nave si dovesse spezzare o se si adagiasse sul fondo per lungo tempo, l’ambiente circostante potrebbe essere contaminato dal graduale rilascio in mare di sostanze quali ftalati, alchilfenoli (tensioattivi non ionici), composti a base di bromo e paraffine clorurate. A tutto ciò si aggiunge un altro pericoloso veleno: il carburante. Si tratta dell’IFO380 – si legge nel comunicato – un combustibile addirittura vietato per la navigazione in Antartico, a causa di un’alta densità che lo rende estremamente pericoloso.