In UE avremo presto solo capsule di caffè compostabili

Tra gli imballaggi da produrre in ottica di economia circolare rientrano le capsule di caffè compostabili (Rinnovabili.it) – Le capsule di caffè compostabili garantiscono un ciclo di vita del prodotto più sostenibile, perché aumentano il tasso raccolta dei rifiuti organici, riducendo al contempo la contaminazione del compost con plastica non riciclabile. Per questo, la Commissione […]

capsule di caffè compostabili
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Tra gli imballaggi da produrre in ottica di economia circolare rientrano le capsule di caffè compostabili

(Rinnovabili.it) – Le capsule di caffè compostabili garantiscono un ciclo di vita del prodotto più sostenibile, perché aumentano il tasso raccolta dei rifiuti organici, riducendo al contempo la contaminazione del compost con plastica non riciclabile. Per questo, la Commissione Europea le ha inserite fra gli imballaggi che obbligatoriamente dovranno essere prodotti pensando in ottica di economica circolare.

European Bioplastics (EUBP), l’associazione che rappresenta l’industria delle bioplastiche nel vecchio continente, ha accolto la proposta della Commissione Europea di imporre l’obbligo delle capsule di caffè compostabili. Si tratta di uno dei capitoli della nuova direttiva, in via di discussione, che dovrebbe inserire dei criteri per evitare la comunicazione fuoriviante da parte delle aziende. Quando si tenta di fare acquisti sostenibili, infatti, è frequente cadere nel tranello del greenwashing.

La direttiva, nella sua bozza attuale, chiede che le dichiarazioni di sostenibilità siano sostanziate da una verifica ex-ante, tramite una valutazione del ciclo di vita del prodotto (Life Cycle Assessment o LCA). In più, regola i sistemi di etichettatura ambientale, nel tentativo di assicurare trasparenza e maggior affidabilità degli schemi di etichettatura.

L’associazione degli industriali che producono bioplastiche ha quindi sostenuto il passo avanti proposto da Bruxelles, esortando il Parlamento UE e gli stati membri a fare altrettanto. L’amministratore delegato di EUBP, Hasso von Pogrell, non perde di vista il bicchiere mezzo vuoto, ma sceglie di enfatizzare il lato positivo: “Sebbene ci rammarichiamo che al momento venga suggerito di rendere obbligatoriamente compostabile solo un numero limitato di imballaggi, sosteniamo con tutto il cuore l’inclusione da parte della Commissione delle capsule di caffè nell’elenco dei prodotti che, in futuro, potranno essere immessi sul mercato comune solo se certificati compostabili”.

L’Europa rimane il più grande mercato di caffè al mondo, con circa il 32% del consumo globale. Dato che la raccolta differenziata dei rifiuti organici sarà obbligatoria nell’UE entro il 2024, non è necessario creare un’infrastruttura dedicata per raccogliere, separare e riciclare le capsule di caffè compostabili certificate. Tuttavia, la cosa è diversa se prendiamo il caso di altre capsule presenti sul mercato, per le quali esistono schemi di riciclo in pochissimi paesi.

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1 commento

  1. E’ sconcertante! continuiamo ad abusare anche di bioplastiche che poi i compostatori mandano all’incenerimento! Unica, forse, soluzione è l’uso delle cialde.
    Certe filiere del riciclo funziano bene. Ad esempio piatti e bicchieri filmati in polietilene andavano nelle cartiere assieme alla carta. Le cartiere recuperavano la carta e scartavano il PE che veniva in buona parte riciclato.
    Oggi invece filmiamo piatti e bicchieri con bioplastica con il risultato che al compostaggio viene tutto poi bruciato. Così non recuperiamo nemmeno più la carta, che era circa il 90/95% del piatto o bicchiere!

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